Cremona – martedì 9 gennaio 2024 - Il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti si appresta ad andare in scena. Normalmente la corsa della Fas Airport Services – Guerciotti – Premac fa parte del calendario internazionale. Tra le gare nel territorio italiano con regolare svolgimento quella della famiglia Guerciotti è la più anziana. E sempre tra le corse con regolare svolgimento, è altresì quella con più edizioni valide per il titolo italiano. Patron Paolo Guerciotti ha infatti organizzato il Campionati italiano a Sirone nel gennaio 1999, poi all’Idroscalo di Milano negli anni 2010 e 2019. Nei giorni 13 e 14 gennaio 2024 le gare tricolori con egida organizzativa Fas Airport Services – Guerciotti – Premac andranno in scena al Parco Maffo Vialli di Cremona. La storia della corsa è itinerante relativamente alle sue location. La “culla” della classica è il Parco Lambro di Milano. Ma la gara si è svolta anche a Sirone, tra le colline del Lecchese, al parco Saini di Milano, all’Idroscalo (ininterrottamente dall’edizione 2001 al 2020) infine dal primo novembre 2021 a Cremona. Il plurivincitore del “Guerciotti” è Daniele Pontoni che mette il sigillo in ben 8 edizioni. Sue le vittorie nelle edizioni del 1991, ’92, ’93, ’95, due volte nel ’99 (quell’anno la gara si svolse due volte, in quanto la stagione crossistica è a cavallo di due anni solari) , 2000 e 2002. E’ fine dicembre 1978 e la classica nasce al Parco Lambro, caratterizzato dalla collina centrale. Il primo vincitore è Vito Di Tano e a lui il successo nel Gran premio Guerciotti porta bene. L’alfiere del team Guerciotti poche settimane dopo trionfa a Saccolongo nel Campionato del Mondo dilettanti di ciclocross. Quello di Saccolongo del gennaio 1979 è un ricordo indimenticabile per Vito, che bisserà il successo iridato nel 1986 a Lembeek. A fine dicembre 1979 il “Guerciotti” al Parco Lambro se lo aggiudica Franco Vagneur. Il vulcanico Paolo Guerciotti ingaggia Roland Liboton e il belga lo ripaga col trionfo nella gara di casa del 1980. Per l’edizione dell’inverno 81-82 Paolo decide di spostare la corsa naturalmente internazionale sull’altipiano di Sirone. Se l’aggiudica il fuoriclasse Hennie Stamsnijder. L’anno successivo è Vito Di Tano ad imporsi per la seconda volta. Poi inizia l’egemonia straniera “dorata” per Guerciotti. Infatti Liboton, primo nel Trofeo Guerciotti 1984 e ’85, e il tedesco Mike Kluge, trionfatore nel 1986 e ’87, sono tutti suoi corridori. Nell’87 la gara si svolge nuovamente al Parco Lambro di Milano. La location nello storico quartiere di Milano porta fortuna anche al danese Henrik Djernis, altro alfiere Guerciotti, che vince negli anni 1988 e ’89. Da notare che l’edizione del 1988 si svolge di venerdì, giorno lavorativo, quale scelta strategica anche per avere i migliori a livello internazionale. Sta per iniziare l’era Pontoni, con la gara sempre ancorata al Parco Lambro. Dopo tre trionfi consecutivi al Parco Lambro nel “Guerciotti” incluso tra le prove Superprestige internazionale, allora la challenge più importante del cross , nel ’94 Pontoni viene sconfitto al parco Lambro. Il friulano con una inedita maglia da Campione d’Italia nera con banda tricolore che suscita contestazioni tra gli aficionados si classifica secondo, battuto da Rodomir Simunek. E’ un’edizione seguitissima dal pubblico. Sempre con etichetta di Superprstige , il Gran Premio Guerciotti emigra al Parco Saini l’otto dicembre 1996. La prova Superprestige si trasforma in uno show della squadra Rabobank che trionfa grazie ad Adrie Van Der Poel (papà di Mathieu). Poi il timone dell’evento si sposta nuovamente verso Sirone coi Campionati italiani 1999 in cui, sotto la pioggia, vince Pontoni. L’ultima edizione a Sirone è quella del novembre 2000 con Pontoni dominatore. Le donne al Guerciotti avevano fatto la loro apparizione già da qualche anno. Nel novembre 2000 è internazionale pure il Guerciotti femminile e a mettere il sigillo è la fuoriclasse tedesca Hanka Kupfernagel. L’otto dicembre 2001 c’ appunto il primo Guerciotti all’Idroscalo che si dimostra location ideale per l’evento. S’impone il giovane Enrico Franzoi che pur avendo solo 19 anni sconfigge Daniele Pontoni e tanti stranieri. Daniele si rifà l’anno successivo. Paolo Guerciotti è molto determinato, vuole l’ennesimo salto di qualità. E cosi diverse edizioni del terzo millennio sono valide per la Coppa del Mondo, challenge con egida Unione Ciclistica Internazionale. All’Idroscalo nel primo decennio post-duemila si esibiscono le più note star maschili e femminili della specialità. La Coppa del Mondo è uno spettacolo immenso e all’Idroscalo arrivano numerosi tifosi del Benelux. Bart Wellens è il numero uno dell’ordine d’arrivo nel 2003 e 2006, lo straordinario Sven Nys nel 2004 e 2005. La Kupfernagel è la prima anche nel 2002. Nel Guerciotti 2004 la prima delle juniores è una ragazza promettente, vincitrice due mesi prima del Mondiale su strada a Verona. E’ Marianne Vos che segnerà un’epoca nel ciclismo femminile di tutte le specialità. Meritano risalto anche le 4 vittorie dell’altra olandese, la elite Dafny Van Den Brand, e le 3 di Eva Lechner. L’epopea Coppa del Mondo a Milano-Idroscalo termina quando Paolo Guerciotti decide per la seconda volta di organizzare i Campionati italiani all’Idroscalo. E’ l’edizione 2010, quella in cui l’estroso Marco Aurelio Fontana trionfa; è un altro portacolori della squadra Guerciotti. Negli anni successivi oltre alla doppietta di Marco Silvestri, talento della squadra di Guerciotti, ci sono i trionfi di Jens Vandekinderen, Stan Godrie, Marcel Meisen ( due volte ) e Sascha Weber , oltre a quello di Gioele Bertolini nel tricolore 2019. L’era Guerciotti-Parco Maffi Cremona si inaugura il primo novembre 2021 e i trionfi sono firmati da Jakob Dorigoni, che sotto la pioggia precede Gioele Bertolini, entrambi vessilliferi di Guerciotti, e Silvia Persico. Sempre con etichetta di internazionalità, si capisce. Come nel terzo week-end del gennaio 2023 in cui Filippo Fontana del Gruppo Sportivo Carabinieri vince davanti a Jakob Dorigoni, e la bionda Rebecca Gariboldi fa altrettanto tra le elite precedendo Sara Casasola. Ora tutto è pronto per i Campionati italiani. (alessandro brambilla) GUERCIOTTI, UNA STORIA DA RECORD Il Gruppo Sportivo Guerciotti nasce nel 1977 per iniziativa di Paolo Guerciotti, corridore ciclista che dopo aver gareggiato su strada con successo nel periodo 1961-66, nel 1967 decide di dedicarsi esclusivamente al ciclocross concludendo la propria attività agonistica nel 1980. Paolo naturalmente è leader della Cicli Guerciotti, azienda di Milano che riscuote consensi nella costruzione e vendita di telai e bici da corsa. Il dilettante pugliese Vito Di Tano, specialista di pioggia e fango, diventa corridore simbolo del team Guerciotti vincendo due Campionati del Mondo di ciclocross; nel 1979 a Saccolongo, in Veneto, e nel 1986 a Lembeek (Belgio). Sono soprattutto pioggia e percorsi molti fangosi a mettere le ali a Vito. In poco tempo il corridore pugliese diventa per tutti il “Trans Europ Express” del fango. Grazie alle imprese agonistiche di Di Tano, vincitore altresì di 6 Campionati italiani, e ai risultati prestigiosi di crossisti azzurri come Flaiban, De Capitani, Gian Mario e Luca Bramati, il team milanese s'impone sulla scena ciclistica come più competitiva e vittoriosa squadra di cross. Nel 1983 a potenziare l'organico atletico arriva il belga Roland Liboton, che nei sentieri inglesi di Birmingham si aggiudica il Mondiale di ciclocross professionisti, come pure l'anno successivo a Oss in Olanda. Da notare che nel 1984 la Guerciotti si aggiudica pure il Campionato del Mondo di ciclocross per dilettanti sul tracciato di Oss grazie alla giovane potenza di Rodomir Simunek, nato nella nazione allora denominata Cecoslovacchia. Paolino Guerciotti diventa il “Re della campagna acquisti” anche per l’ingaggio del potente ed estroso tedesco Mike Kluge. Colui che in tempi brevi guadagna il soprannome di SuperMike trionfa nel Mondiale dilettanti 1987 sul circuito ghiacciato di Mlada Boleslav, nella fredda Boemia. Il vigore atletico di Kluge è impressionante negli zigzaganti sentieri tra i boschi boemi. Sempre tra i dilettanti, nel 1988 è il cecoslovacco Karel Camrda a conseguire il settimo successo iridato di Casa Guerciotti vincendo il Campionato del Mondo nel gran fango e sui ripidi pendii di Hagendoorf, nel nord della Svizzera. I successi ai Mondiali proseguono anche nel 1989 per merito di Andrej Glajza (Repubblica Ceca) che a Pont Chateau, in Francia, trionfa tra i dilettanti. Nel 1993 è il danese Henrik Djernis a conquistare la maglia iridata dei dilettanti a Corva, in Friuli, con l’enfant du pays Daniele Pontoni che termina al terzo posto. L’acuto di Djernis fa salire a nove i titoli iridati per il team milanese. Nel 1994 la squadra Guerciotti arricchisce il proprio organico ingaggiando proprio Pontoni, uomo-faro del ciclopratismo italiano e ormai star internazionale . Il Mondiale di cross Daniele l’ha già vinto nel ’92, tra i dilettanti, a Leeds; apparteneva alla Zalf. Daniele regala al team Guerciotti 4 Campionati Italiani, nel 1995/96/97 e anche 1999, edizione organizzata da Paolo Guerciotti & company a Sirone, nel Lecchese. Inoltre Daniele trionfa nella Coppa del Mondo 1995. Il capolavoro Pontoni lo compie all’Olimpia Park di Monaco di Baviera. E’ il gennaio 1997 e il friulano conquista un altro titolo iridato alzando le braccia sul rettilineo d’ arrivo ricavato dal tratto finale della pista di atletica leggera dello stadio Olimpico di Monaco. E’ l’impianto in cui ha giocato molti anni il Bayern Monaco, ovvero la più popolare tra le squadre della Bundesliga. L’iride 1997 vale di più rispetto a quello di Leeds ’92: a Monaco infatti è Campionato del Mondo open e il dilettante elite Pontoni batte i migliori professionisti, alcuni dei quali notissimi al grande pubblico di Parigi-Roubaix, Sanremo, Tre Valli Varesine e altre classiche su strada. E pure i dilettanti più forti devono arrendersi allo strapotere di Pontoni. Djernis e altri stranieri della Guerciotti vincono numerosi titoli nazionali nei loro Paesi. E’ il gennaio 2002 e a Sassuolo, sui prati che fiancheggiano i numerosi stabilimenti di ceramiche, si corre il Campionato italiano donne juniores di ciclocross. La prima a tagliare il traguardo è Francesca Cucciniello con le treccine bionde e la maglia giallo-nera della Selle Italia – Guerciotti. Elisabetta Borgia invece il tricolore cross delle juniores lo conquista a Verbania nel gennaio 2004. La storia seguente del team ha tuttavia come principale protagonista Marco Aurelio Fontana. Nel 2006 riporta in Casa Guerciotti un importante Campionato italiano under 23 a Lecce. Nei prati della Salento la società di Paolo Guerciotti si fa onore anche con donne ciclocrossiste e giovani, che regalano al team altre maglie tricolori. Elisabetta Borgia è una delle titolate: sua il tricolore under 23. Sempre in maglia Selle Italia – Guerciotti il brianzolo Fontana conquista a Scorzè (Venezia) la maglia tricolore elite. Anche Fontana firma un’impresa sotto la pioggia battente e fredda, stile Di Tano. Ai Campionati del Mondo di Treviso 2008 l’estroso Marco Aurelio dà spettacolo nella gara open. A 2 giri dalla conclusione Marco Aurelio è al comando e lancia la sfida a Boom e agli altri draghi della specialità. Poi Fontana arriva sesto, ricevendo comunque l’ovazione dei 60 000 spettatori. Gennaio 2010, all’Idroscalo di Milano i ciclocrossisti si contendono le maglie tricolori con l’egida organizzativa di Guerciotti. La società milanese vince un titolo: il merito è della ciclogirl Stefania Vecchio, prima tra le under 23. Il Giro d’Italia open di ciclocross termina col trionfo di Elia Silvestri, under 23 vessillifero della Selle Italia – Guerciotti – Elite. Nelle 5 prove del Giro il potente Silvestri è più bravo di elite e professionisti. Dopo tante maglie dei Campionati del Mondo e di titoli nazionali, in Casa Guerciotti arriva la maglia rosa. La stagione invernale 2010 – 011 inizia bene con Silvestri secondo nel Campionato d’Europa under 23 a Francoforte e Francy Cucciniello dominatrice delle prime prove del Giro d’Italia cross per donne elite, under 23 e juniores. Ai Campionati italiani di Roma è il valtellinese Silvestri a regalare alla famiglia Guerciotti un tricolore bellissimo. Elia all’Ippodromo delle Capannelle è esattamente come un gladiatore al Colosseo. Settembre 2011, il team Selle Italia – Guerciotti – Elite ingaggia Enrico Franzoi, corridore di notevole prestigio nell’ambito ciclocrossistico. E il trevigiano nato nel 1982 e vincitore di un Mondiale under 23 nel 2003 ripaga la fiducia di Paolo e Alessandro Guerciotti a suon di vittorie. Franzoi trionfa al Giro d’Italia open di ciclocross, challenge in cui oltre alla sua maglia rosa la squadra milanese vince quella bianco-rosa, da miglior under 23, con Silvestri. Anche il neoaquisto Gioele Bertolini, alla prima stagione invernale in maglia Selle Italia – Guerciotti – Elite, s’impone nel Giro d’Italia riservato agli juniores. La junior Alice Arzuffi regala alla Casa milanese la vittoria nella graduatoria delle giovani al Giro d’Italia. Da notare che il team di Milano è altresì primo nella graduatoria a squadre del Giro d’Italia. I Campionati italiani di ciclocross a Vadena ( Bolzano ) sono altresì trionfali per la Selle Italia – Guerciotti – Elite. Gioele Bertolini è Campione d’Italia degli juniores, Alice Arzuffi delle juniores. La gara con più pathos nella fredda periferia di Bolzano è quella open . Due le maglie tricolori in palio , ovvero elite e under 23. Silvestri è protagonista della gara più bella della sua carriera; lui , ancora tesserato come under 23, quindi tra i giovani , è il primo assoluto a tagliare il traguardo. L’under Elia Silvestri è Campione d’Italia e precede Marco Aurelio Fontana, secondo assoluto, al quale va la maglia tricolore degli elite, cioè dei più professionalmente “vecchi”, in massima parte professionisti. Silvestri è primo assoluto nella gara open del Campionati italiani all’età di 21 anni e 9 mesi. Stagione invernale 2012 – 13, l’ingordo Bertolini si aggiudica tutte le 6 prove del Giro d’Italia juniores : è un record. Gioele vince l’ennesimo Giro d’Italia, esattamente come Franzoi, che invece si “accontenta” di partecipare a 5 prove (su 6) del Giro d’Italia open e di vincerle tutte. Franzoi si aggiudica il Giro open, challenge in cui la Guerciotti trionfa anche nella graduatoria under 23 (maglia bianco-rosa) con Bryan Falaschi . Naturalmente il primo posto nella classifca a squadre è ancora della squadra di Paolo Guerciotti. I tempi dei trionfi iridati di Libpoton, Kluge, Di Tano e Pontoni sembrano lontani, tuttavia in campo nazionale la squadra griffata Selle Italia – Guerciotti – Elite è sempre tra le migliori, soprattutto quando vengono assegnate le maglie tricolori. Ai Campionati italiani di Orvieto 2014 il team vince con Gioele Bertolini tra gli under 23, mentre Manuel Todaro è il migliore della gara juniores. Comincia a brillare la stella dell’altoatesino Jakob Dorigoni che diventa Campione d’Italia juniores 2015 a Pezze di Greco 2015. Nelle gare in Puglia si distinguono altri corridori di Guerciotti. Il bottino è più pingue a Forgaria (Udine) nei Campionati italiani del 2016: medaglia d’oro per Gioele Bertolini tra gli elite, a Dorigoni quella degli juniores e la brianzola Alice Arzuffi la conquista tra le donne under 23. Un bel tris in Friuli. Per l’edizione 2018 dei tricolori si torna all’Ippodromo delle Capannelle di Roma con Jakob Dorigoni che si laurea Campione degli under 23, col compagno di squadra Stefano sala che ottiene il secondo posto. Anche la toscana Francesca Baroni regala l’argento a Guerciotti tra le under 23. La Federazione Ciclistica Italiana assegna alla Selle Italia- Guerciotti – Elite l’organizzazione dei Campionati italiani. Si gareggia ancora all’Idroscalo, tutte le categorie partecipano e globalmente i protagonisti sono mille, amatori compresi. Nelle categorie maschili la squadra ottiene le soddisfazioni maggiori: Gioele Bertolini vince tra gli elite precedendo Luca Braidot. Nella categoria under 23 maschile c’è il magnifico uno-due di Casa Guerciotti: primo Dorigoni secondo Stefano Sala. Con le donne Guerciotti torna a vincere una maglia tricolore a Schio 2020: merito di Francesca Baroni, prima tra le under 23. Nella corsa elite maschile c’è un’altra doppietta per la squadra di Guerciotti: primo Dorigoni, secondo Bertolini. Paolo Guerciotti è esigente, vuole più di una doppietta, e i suoi alfieri lo accontentano a Lecce 2021: nella corsa elite maschile primo Bertolini, secondo Dorigoni, tra le ragazze under 23 successo di Francy nhjà-Baroni con la sorprendente Gaia Realini al secondo posto. Verso fine estate arriva la novità: il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti cambia location, dall’Idroscalo di Milano va al Parco Maffo Vialli di Cremona. E’ il gennaio 2022, a Variano di Basiliano (Udine) si corre il Campionato italiano elite di ciclocross. Nelle battute iniziali si avvantaggia Jakob Dorigoni della Selle Italia-Guerciotti. Il corridore altoatesino sul circuito disegnato nel paese del ct azzurro Daniele Pontoni sembra imbattibile. Dorigoni acquisisce vantaggio, il trevigiano Filippo Fontana non riesce a replicare. Ma dopo 40 minuti di corsa il ritmo di Dorigoni cale leggermente e Filippo Fontana ha un’impennata d’orgoglio. Il margine a favore dell’alfiere di Guerciotti si dimezza. Però nell’ultimo giro Dorigoni riesce ancora ad accelerare a tenere a distanza il seppur valido Fontana. Jakob Dorigoni è Campione d’Italia, e con lui nella medesima edizione vince il titolo delle under 23 l’abruzzese Gaia Realini, nota per le performances su strada. Paolo Guerciotti gioisce ancora, Variano di Basiliano è giallonera Selle Italia-Guerciotti-Elite. Anno 2023, l’organizzazione dei Campionati italiani è affidata al team Terenzi. Si gareggia a Roma, una piazza fortunata la squadra di Paolo Guerciotti. A regalare al dirigente milanese la maglia tricolore è il valdostano Filippo Agostinacchio nella categoria under 23. Il 2023 è anche l’ultimo anno con Selle Italia main sponsor della squadra con sede a Milano. Da fine settembre 2023 la maglia cambia : la nuova denominazione è Fas Airport Services– Guerciotti – Premac. Cambia la denominazione, aumentano le ambizioni. “Dobbiamo tornare a vincere titoli internazionali come in passato”, dichiara il manager Alessandro Guerciotti. In effetti grazie a Sara Casasola, Valentina Corvi e, Gioele Bertolini, Elisa Ferrie altri atleti i risultati nelle gare internazionali migliorano. La Ferri è prima nella Challenge Master Smp di ciclocross. La medaglia di bronzo della friulana Sara Casasola nel Campionato d’Europa delle elite dà notevole slancio a tutto il team . Arriva altresì il rinforzo Valentina Corvi che trionfa in Coppa Europa ad Albiate Brianza. Eccoci al 2024 che coincide col sessantesimo anno di storia dell’azienda Guerciotti. La società festeggia i “60” organizzando a Cremona i Campionati italiani per le categorie internazionali del ciclismo. Di contorno vengono assegnati i titoli tricolori per gli amatori. E la storia di organizzazioni e vittorie del team continua. (alessandro brambilla) |