Parigi (Francia) – sabato 27 luglio 2024 - La prima medaglia dell'Italia a Parigi arriva dal ciclismo su strada, sotto gli occhi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa volta al coperto nonostante la pioggia non sembri proprio volerlo abbandonare. Eppure Filippo Ganna, argento nella crono ma battuto solo da un formidabile Remco Evenepoel, esce comunque col rimpianto di non aver conquistato il gradino più alto del podio. «Da italiano è come vedere una Ferrari arrivare seconda - ha spiegato -. Rode, ma comunque sono stato battuto da un fuoriclasse». Il fenomeno appunto è il belga, che trionfa in 36:12.16, secondo l'azzurro in 36:27.08 e terzo Wout van Aert (36:37.79). Insomma, un argento che avrà bisogno di tempo per essere metabolizzato perché «l'oro lo volevo», ha proseguito e «un po' di rammarico c'è", soprattutto a fronte di alcune scelte per essere al top ai Giochi, vedi la rinuncia alla Roubaix. Ma ripercorrendo i 32,4 km di Ganna, il rischio che non potesse arrivare nemmeno quel secondo posto c'è stato. Solo un grandissimo finale, infatti, ha posto rimedio a una pericolosa sbandata che lo ha fatto appoggiare sulle transenne (senza tuttavia cadere e terra) che gli aveva fatto perdere altri secondi preziosi. «Ma dopo quel momento mi sono detto «Pippo, è un anno di lavoro, devi dare tutto» e da lì ho trovato la forza», ha raccontato con la medaglia al collo dopo una cerimonia davanti la Torre Eiffel, lì dove esattamente 10 anni fa (il 27 luglio 2014) Vincenzo Nibali vinceva il Tour de France. Corsi e ricorsi storici che comunque hanno portato l'azzurro e il tricolore a sventolare alto nel cielo di Parigi per quello che è il primo tassello dell'obiettivo prefissato da tempo dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: vincere una medaglia in più delle 40 di Tokyo. E Ganna, in Giappone, nella crono su strada mancò il bronzo di un soffio, rifacendosi però con l'oro, con tanto di record del mondo, nell'inseguimento a squadre su pista assieme a Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. La speranza, dunque, è che l'argento in apertura possa dare la spinta per replicare quanto accaduto tre anni fa. «Con questo secondo posto abbiamo aperto le danze ora con il quartetto vogliamo continuavamo a ballare», la promessa di Ganna che ripartirà subito per Roma e dopodomani di nuovo in pista in vista dell'appuntamento a squadre che a Parigi lo vedrà impegnato tra il 5 e il 7 agosto. Lì il problema della pioggia non ci sarà. «In queste condizioni non sono un drago, a me la pioggia piace solo per lavarmi e vestirmi, that's it», ha scherzato l'azzurro. Nel frattempo, però, ha incassato i complimenti del Capo dello Stato, così come quelli del presidente del Coni e del numero uno della Federciclismo che lo attendevano all'arrivo in Pont Alexander III. Ma Pippo spera comunque che il suo argento non sia l'ultima medaglia. «Tutti i ragazzi che sono qua dell'Italia sono motivati con un grande cuore, testa, gambe, braccia, polmoni, qualsiasi cosa per dare il meglio», ha concluso. Tutt'altro che finita, quindi, la sua missione, così come quella dell'Italia Team che del record di Tokyo non vuole accontentarsi. L'obiettivo è superarsi e nel frattempo, almeno Ganna, dorme sereno seppur con quel pizzico di amarezza per l'oro mancato. ORDINE D’ARRIVO 1 Remco Evenepoel Belgium km 32,400 in 36’12” media 53.702 km/h 2 Filippo Ganna Italy a 15” 3 Wout Van Aert Belgium a 25” 4 Joshua Tarling Great Britain a 27” 5 Brandon Mcnulty United States a 1’04” 6 Stefan Bissegger Switzerlanda a 1’26” 7 Nelson Oliveira Portugal a 1’31” 8 Stefan Küng Switzerland a 1’35” 9 Maximilian Schachmann Germany a 1’38” 10 Mikkel Bjerg Denmark a 1’43” PROVA FEMMINILE - L'ottavo posto di Elisa Longo Borghini ha aperto le Olimpiadi per la spedizione azzurra in Francia. Vince il titolo l'australiana Grace Brown, davanti alla britannica Anna Henderson e all'americana Chloe Dygert. Tempo della nuova campionessa olimpica 39:38.24. Lascia ad una eternità le altre, la Longo Borghini chiude a 2:11.08 dall'australiana. In una giornata caratterizzata dalla pioggia fin dalle prime ore del mattino, Elisa Longo Borghini conclude la sua fatica con un piazzamento nella top ten: "Un risoltato in linea con le aspettative. Quando ho saputo della caduta della Kopecky, una che in bicicletta sa andare, ho pensato soprattutto a non cadere. Sapevo che non era una cronometro adatta alle mie caratteristiche e per questo non sono delusa. Sto bene e guardo alla prova di domenica". ORDINE D’ARRIVO 1 Grace Brown Australia km 32,400 in 39’38” media 49.050 km/h 2 Anna Henderson Great Britain a 1’31 3 Chloe Dygert United States a 1’32” 4 Juliette Labous France a 1’41” 5 Demi Vollering Netherlands a 1’51” 6 Lotte Kopecky Belgium a 1’56” 7 Kim Cadzow New Zealand a 2’08” 8 Elisa Longo Borghini Italy a 2’11” 9 Audrey Cordon-Ragot France a 2’13" 10 Christina Schweinberger Austria a 2’14" |