Lunedì 14 maggio 2007 - La Guardia Civil, la polizia spagnola confermerebbe che Alejandro Valverde sarebbe coinvolto a pieno titolo nell'Operacion Puerto, nascosto dal numero 18 e dalla sigla Valv-Piti. Sono le indiscrezioni fatte dalla polizia spagnola al quotidiano L'Equipe. Il quotidiano francese nell'edizione di oggi spiega che il laboratorio tossicologico di Barcellona ha rintracciato epo nella sacca contrassegnata con il n.18 tra quelle prelevate nei laboratori del dottor Fuentes e che ora con certezza la polizia spagnola attribuisce quella sacca a Valverde. Le sette sacche di sangue attribuite al corridore della Caisse d'Epargne (il cui manager Josè Miguel Echevarri è volato a Parigi per un incontro con i vertici della banca proprio per parlare di Valverde) sono state “archiviate” dal giudice Serrano che ha promosso l'Operation Puerto lo scorso 8 marzo. Ininfluenti ai fini della giustizia penale spagnola, interesseranno sicuramente la giustizia sportiva. La giornata dietro le quinte oggi al Giro non è comunque vissuta solo sulle notizie di Valv-Piti: da Copenaghen il giornale JP riferisce che controlli interni alla Csc, ex squadra di Ivan Basso, hanno riscontrato valori ematici irregolari su due corridori in controlli eseguiti dal dottor Damsgaard. Il luminare che lavora per conto anche del Coni danese ha spiegato che successivamente i due corridori, il cui nome non è stato fornito, ma che sono di prima fascia, sono stati sottoposti a controlli epo e massa di emoglobina, risultati negativi. E questo è il motivo per cui non sono stati sospesi dalla squadra, cosa che invece ha fatto la T-Mobile la scorsa settimana con Gontchar, trovato con valori fuori posto, ma entro i limiti Uci, da un controllo interno. WADA - La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, farà ricorso contro l'archiviazione decretata in prima istanza dal giudice spagnolo il 12 marzo scorso nel processo seguito alla cosiddetta Operacion Puerto. Perché "contrariamente a quanto previsto in Italia e Francia, all'epoca dei fatti in Spagna non c'era una legge che puniva penalmente le pratiche legate al doping. Ora avremo finalmente accesso a tutta la documentazione, a tutti i files, e potremo intervenire nel caso - si legge in un comunicato diffuso dalla Wada che rivela di essere stata ammessa al procedimento lo scorso 7 maggio -. Ora verranno esaminati tutti i documenti in cerca di elementi che possano essere utili al fine di applicare sanzioni sportive. La Wada potrà così lavorare al fianco dell'Uci La Wada, inoltre, presenterà al giudice spagnolo una domanda contro la decisione di sospendere il processo".
BASSO & SCARPONI - Domani la Commissione Disciplinare della Federazione Ciclistica Italiana si riunirà per procedere alla ratifica del provvedimento di sospensione cautelare proposto dall'Ufficio della Procura Antidoping del Coni nei confronti di Ivan Basso e Michele Scarponi. La richiesta per i due atleti ha come termine di decorrenza rispettivamente il 24 aprile e il 26 aprile 2007, date di comunicazione della contestazione degli addebiti disciplinari. |