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13/07/2007
DOPING - Michele Scarponi squalificato 18 mesi: stop fino al 15 novembre 2008
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Roma - venerdì 13 luglio 2007 - La Commissione Disciplinare della Federazione Ciclistica Italiana, presieduta dall’avvocato Vincenzo Ioffredi, dai componenti avvocati Michele Signorini e Salvatore Sciacchitano, dal segretario della Commissione Alessandro Bezzi, alla presenza dei rappresentanti dell’Ufficio di Procura Antidoping del Coni, dott. Ettore Torri (Procuratore Capo) e dell’avvocato Franco Cosenza (Vice Procuratore), si è riunita per trattare il provvedimento di deferimento disposto in data 5 giugno 2007 nei confronti dell'atleta Michele Scarponi. Michele Scarponi, corridore marchigiano dell'Acqua&Sapone, si è presentato all'udienza assistito dagli avvocati Paolo Viviani e Cristina Lancellotti che avevano chiesto ''Assoluzione per assenza di prove. Nel caso di sanzione, riduzione più ampia possibile alla luce della collaborazione completa e fattiva''. Nell’ambito della seduta disciplinare, svoltasi a Roma presso gli uffici federali, la Commissione, al termine della Camera di Consiglio, ha inflitto all’atleta Michele Scarponi una sanzione pari a diciotto mesi di squalifica a partire dalla data odierna, detratti n. 59 giorni (dal 15.5.2007 al 14.7.2007) di sospensione pre-sofferti dall’atleta stesso. Michele Scarponi è pertanto sospeso dell’attività agonistica fino al 15 novembre 2008. I legali dell'atleta hanno evidenziato ''l'assenza di elementi probatori'', visto che ''la documentazione fornita dalla Guardia Civil spagnola presenterebbe una serie di omissis e di passaggi poco chiari''. L'eventuale riduzione della sanzione, secondo gli avvocati, sarebbe giustificata dal periodo ''pre-sofferto'' nel quale Scarponi non ha gareggiato: si tratta di 10 mesi che vanno dal 1 luglio 2006 al 2 marzo 2007 e dal 25 aprile 2007 ad oggi. ''Scarponi ha detto di essersi sottoposto ad un prelievo di sangue e di aver messo il suo sangue dentro ad una sacca. Tutto ciò è sufficiente per parlare di tentato uso di doping'', ha detto invece il viceprocuratore antidoping Franco Cosenza. ''L'atleta ha collaborato in modo parziale, per questo ribadiamo la richiesta di squalifica di 18 mesi''.
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