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20/07/2007

PROF - Uci: nessun procedimento contro Rasmussen che si giustifica

Venerdì 20 luglio 2007 - L'Uci chiarisce con una nota la posizione del danese della Rabobank Michael Rasmussen, attuale maglia gialla del Tour de France: "Spetta alle Federazioni nazionali - si legge nel documento - decidere se un atleta debba o meno essere selezionato nel proprio team. In accordo con la normativa antidoping dell'Uci, la violazione comessa da Rasmussen relativa all'obbligo di fornire informazioni sui propri spostamenti non ha provocato l'apertura di un procedimento disciplinare".
L'Uci, che riferisce di aver informato l'agenzia mondiale antidoping (Wada) così come quella danese, chiarisce che la notifica al corridore risale al 29 giugno scorso e, soprattutto, che "Michael Rasmussen può continuare a correre nelle competizioni ciclistiche professionistiche".
Rasmussen non si sente colpevole di nulla, dopo essere stato escluso dalla squadra nazionale per non essersi reso reperibile in occasione di due controlli antidoping a sorpresa pianificati dall’Unione Ciclistica Internazionale
Soltanto un'eventuale terza violazione della normativa scatterebbe l'apertura di un fascicolo disciplinare.
“Non ho fatto niente di male. Per me non c’e’ niente di nuovo - commenta Rasmussen - Sono sorpreso che questa notizia sia uscita proprio adesso. Ho ammesso di aver fatto un errore amministrativo, e avevo ricevuto un avvertimento dall’Uci” .
 “De Rooy (manager della Rabobank, ndr) mi ha confermato che Rasmussen - conferma anche Christian Prudhomme, direttore del Tour - aveva ricevuto un avvertimento dall’Uci il 29 giugno scorso per due “no-show” in data 8 maggio e 28 giugno. Un terzo episodio sarebbe considerato dalla Federazione come un controllo positivo” . Ciononostante Rasmussen rimane tranquillo, “il caso è meno grave di quanto sembra” , conferma il danese. “Ribadisco che non ho mai avuto dei controlli positivi. I test effettuati a giugno sono risultati tutti negativi. Sono contento di avere il supporto degli organizzatori. Non ho fatto niente di male e loro lo hanno riconosciuto”.