Astana (Kazakistan) - martedì 31 luglio 2007 - “Io non credo che Vinokourov sia colpevole di doping”. In difesa di Alexandre Vinokourov, escluso dal Tour de France 2007 dopo che un controllo antidoping aveva accertato una trasfusione sanguigna omologa, è sceso in campo anche il governo del Kazakistan. La presa di posizione è quella di Kairat Aitekenov, viceministro dello sport e del turismo kazako. “Durante la corsa si è infortunato e ha ricevuto un trattamento. Questo è tutto. Vincere grazie al doping è qualcosa che Vinokourov considererebbe disonorevole, lui è uno sportivo esemplare.Tirare delle conclusioni oggi - ha concluso Aitekenov - affermando che si tratti di doping, è una presa di posizione che rigettiamo categoricamente”. Che la parola d'ordine di difendere Vino venga dall'alto lo dimostra la prontezza con la quale è scesa subito in campo anche la Federazione kazaka di ciclismo, anch’essa convinta dell'innocenza del campione di ciclismo, che si allinea col governo. Alexandr Antychev, direttore esecutivo della Federazione di ciclismo kazaka ha infatti detto alla stampa del suo paese: “Noi sosteniamo come i risultati dei campioni A e B siano una conseguenza della caduta violentissima in cui Alexandre è incappato nel corso della quinta tappa del Tour”. Secondo Aitekenov, l'affare dovrà essere giudicato a Losanna, in Svizzera, di fronte al tribunale dello sport, senza per altro precisare le date delle udienze. Alexandre Vinokourov, uno dei favoriti alla vigilia del Tour de France 2007, era stato trovato positivo sabato 21 luglio, al termine della crono d'Albi, dominata dallo stesso corridore kazako. La sua squadra, la spagnola Astana, aveva allora immediatamente abbandonato il Tour. Vinokourov ha subito negato di essersi dopato, ma le sue ragioni non devono aver convinto l'Astana, che lo ha licenziato lunedì dopo che anche i risultati del campione B si erano rivelati positivi.
Ed oggi il team ha deciso di sospendere le sue attività fino alla fine del prossimo mese di agosto. Il team ha ritenuto necessaria una pausa per permettere una profonda riflessione non solo alla direzione dell'Astana, ma anche a staff e corridori. La direzione darà' luogo a nuove regolamentazioni, riguardanti sia la struttura del team che le norme etiche. |