ULTIM'ORA
   email: password:
   Registrati Password dimenticata?

:: ultimo video :: archivio video ::
 
 

25/09/2007

DOPING - Di Luca contro la Procura Antidoping: «Attacco alla persona»

Mercoledì 25 settembre 2007 - Danilo Di Luca stigmatizza il comportamento osservato dalla Procura Antidoping del Coni a pochi giorni dai Mondiali su strada di Stoccarda, "da considerarsi ormai quale vero e proprio attacco alla propria persona". A prendere le parti del vincitore del Giro 2007 è la Fci, che vorrebbe evitare un deferimento per vedere al via uno dei capitani azzurri selezionati dal ct Ballerini.
"I fatti oggetto di contestazione da parte della Procura Antidoping erano stati attentamente valutati dalla medesima mesi addietro ed erano stati alla base di due distinti procedimenti penali pendenti presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Pescara, per i quali si è avuta formale archiviazione e richiesta di archiviazione - si legge in una nota ufficiale attribuita allo stesso abruzzese della Liquigas - Di Luca ritiene che non sia in linea con la sobrietà che dovrebbe caratterizzare l'azione di qualsiasi Organismo inquirente, per la delicatezza delle questioni coinvolte e per i devastanti e irreparabili effetti che possono prodursi sull'immagine degli atleti interessati dai relativi procedimenti, effettuare notifiche a mezzo stampa, al di fuori dei rigorosi canoni procedimentali, che annullano di fatto il diritto di difesa dell'atleta e lo espongono esclusivamente alla gogna mediatica".
"Appare peraltro abnorme, a tacer d'altro, e giustificato dalla sola volontà di utilizzare quale cassa di risonanza la competizione di rilievo internazionale, il fatto che la Procura Antidoping abbia atteso proprio tale evento per manifestare la propria decisione, evento cui, in forza dei risultati sportivi raggiunti, l'atleta Di Luca ha merito di partecipare con concrete possibilit. di vittoria". "Tale comportamento - termina il comunicato - non può essere interpretato se non attribuendo allo stesso moventi estranei a quelli che dovrebbero essere perseguiti dall'Organo di Procura. Sul punto il Sig. Di Luca sta sin da ora valutando la esperibilità di azioni risarcitorie e reintegrative per il grave danno di immagine che gli è stato arrecato, oltre che per quello economico legato alla stipula del contratto professionistico per le prossime annualità".