Venerdì 20 gennaio 2006 – Il belga Ludovic Capelle, sospeso e poi “riabilitato” per utilizzo di Epo non verrà reingaggiato dalla Crédit Agricole dopo l’allontanamento dalla Landbouwkrediet che comunque lo ha annunciato nell’organico 2006. È la precisa intenzione del proprietario del team, Luc Versele (Ceo Crédit Agricole belge), che precisa: «Anche se il tribunale giudicherà che occorre onorare il contratto fino alla sua scadenza, gli pagheranno ciò che spetta, ma Capelle non correrà mai con la nostra squadra. Questo deve essere chiaro». Per il corridore vallone, il futuro agonistico si annuncia così molto complicato, poiché la maggior parte delle squadre hanno praticamente chiuso il loro mercato. L’ex campione del Belgio (stagione 2001) classe 1976 professionista dal 1998 e “pilota” di Kirsipuu negli sprint, era stato sospeso lo scorso anno per 18 mesi con ammenda di 3mila euro a causa di un controllo positivo lo scorso 7 giugno in occasione di una kermesse a Gullegem, ma a dicembre era stato assolto dal Consiglio di Stato belga per un vizio procedurale. «Dopo la sua squalifica - aveve spiegato Gérard Bulens, manager della Landbouwkrediet - avevamo provveduto a licenziarlo come richiesto dai regolamenti Uci. Ora attendiamo di conoscere il dispositivo della sentenza prima di prendere qualsiasi altra decisione». Trattamento diverso ha invece ricevuto il biker belga ed ex iridato (Lugano 2003) Filip Meirhaeghe, pure lui finito nella rete del doping per uso di Epo ed al rientro dopo uno stop di 15 mesi (fine della squalifica il 14 gennaio). «È per me il ritorno del figliol prodigo – ha dichiarato Versele al momento della firma del contratto triennale -. Nel 2001 e 2002, Filip correva già per noi, di questo periodo, prendiamo in considerazione soltanto quello che di buono si è verificato. Crediamo in Filip come uomo e come sportivo. Gli abbiamo dimostrato la nostra fiducia offrendogli un contratto a lungo termine: con Colnago correrà tanto su strada che in moutain bike. Senza mettergli eccessive pressioni addosso, gli diamo dunque la possibilità di prepararsi gradualmente per Pechino 2008».
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