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24/11/2007
DOPING - Sinkewitz: «Epo ai Mondiali del 2000, la Germania sapeva. Doping sistematic anche alla Mapei»non
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Berlino (Germania) - sabato 24 novembre 2007 - Nuove sconcertanti rivelazioni a puntate del tedesco Patrick Sinkewitz, squalificato per un anno dopo la positività al testosterone riscontrata nello scorso mese di giugno. In un'intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, Sinkewitz rivelato altre verità ammettendo di aver fatto ricorso al doping prima dei Mondiali del 2000, coinvolgendo stavolta direttamente la nazionale tedesca facendo sapere che la federazione ne era al corrente. "Ho iniziato a interessarmi al doping nel 2000: sapevo che nell'ambiente l'Epo esisteva ed era diffuso. Mi sono informato con diverse persone, tra cui l'allenatore della squadra tedesca Peter Weibel - ha raccontato Sinkewitz che recentemente ha tirato in ballo anche Paolo Bettini -. Lui non mi ha direttamente consigliato di ricorrere all'Epo, ma certamente non me l'ha sconsigliato". Sinkewitz si fa più circostanziato con riferimento ai Mondiali di Plouay del 2000, dove era tra i favoriti a crono e su strada tra gli juniores. "Weibel misurava regolarmente nella sua camera d'hotel il mio ematocrito - rivela Sinkewitz - ed il valore era vicino ai limiti autorizzati. E così rimase anche appena prima della crono, tanto che mi disse che era meglio che tornassi a casa". All'epoca dei fatti, l'esclusione di Sinkewitz fu giustificata con un raffreddore improvviso. Il tedesco, che aveva già denunciato l'ampio ricorso al doping all'interno della T-Mobile, ha anche assicurato che “il doping era sistematico” anche alla Mapei, squadra con cui ha iniziato la carriera.
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