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10/01/2008
DOPING - Laboratorio austriaco nel mirino Wada, avrebbe fornito sangue
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Vienna (Austria) - giovedì 10 gennaio 2008 - La Wada, agenzia mondiale antidoping, ha chiesto alle autorità austriache di aprire un'inchiesta su un laboratorio viennese sospettato di fornire sangue agli sportivi per fini di doping. “La richiesta della Wada, è stata trasmessa al Ministero degli Interni e agli organismi competenti e l' indagine è in corso”, ha spiegato Roland Achatz, portavoce del segretario di Stato Reinhold Lopatka, confermando le informazioni del quotidiano Kurier. Il giornale ha infatti pubblicato in esclusiva il facsimile di un'istanza di Dick Pound, storico presidente della Wada, nella quale spiega che “ci sono buone ragioni per credere che questa società fornisca il sangue per fini di doping”. In questa lettera, datata 23 novembre ed inviata a Lopatka, Pound precisa che il laboratorio, chiamato “Human Plasma”, è sospettato di fabbricare e vendere il sangue che servirebbe per potersi dopare. Secondo il quotidiano Kurier, “numerosi atleti”, in particolare dello sci nordico e del ciclismo, sarebbero stati visti mentre si recavano proprio in questo laboratorio, dopo l' orario di apertura, e soprattutto la domenica mattina. Il direttore del laboratorio, Lothar Baumhgartner, ha respinto l' accusa, proprio sulle pagine del quotidiano, ritenendola “priva di senso” e sottolineando che la sua società non produce prodotti a base di sangue. L'Austria aveva già avuto a che fare con questioni di doping negli anni passati, sia durante i Giochi del 2002 a Salt Lake City, sia durante quelli quelli di Torino nel 2006, chiamando in causa in modo particolare l' ex-allenatore della squadra austriaca di sci di fondo e di biathlon, Walter Mayer.
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