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07/02/2006

DOPING – L’ex professionista Sergant accusato di traffico di sostanze stupefacenti

Bordeaux (Francia) - martedì 7 febbraio 2006 - Ventitre persone, tra le quali l’ex corridore belga Freddy Sergant e l'ex direttore sportivo aggiunto del gruppo francese Ag2r Laurent Biondi, nonché iridato nella corsa a punti nel 1990, sarebbero coinvolte in un affare di doping. Sono sospettate di avere partecipato ad un traffico di “pots belges” (cocktail d'anfetamina, analgesici, eroina e cocaina) proveniente dall’Olanda, attraverso il Belgio, con destinazione la Francia. Più di 3.000 dosi sarebbero state importate da questa rete tra il gennaio 2002 e il gennaio 2005.
Il belga Freddy Sergant, considerato come il principale fornitore e la moglie Monique sono stati rimessi in libertà lo scorso 2 gennaio dalla camera dell'istruzione della Corte d'appello di Bordeaux dopo un anno di detenzione provvisoria legata alla vicenda trascorsa nel carcere di Gradignan a Bordeaux.
Secondo fonti giudiziarie Freddy Sergant, 63 anni, alla fine degli anni ’80 nello staff della belga Adr, sarebbe indagato per "importazione, detenzione e cessione di prodotti stupefacenti e prodotti dopanti", mentre Laurent Biondi per "trasporto, detenzione, offerta o cessione ed acquisizione di prodotti stupefacenti come pure dell’impiego". Secondo l’accusa, questo traffico avrebbe fruttato 300.000 euro di guadagn ai coniugi Sergant.
Tra i 23 accusati anche l’ex professionista Laurent Roux e l'ex campione del mondo mtb, il francese Christophe Dupouey.
I giudici avevano rinviato tutti gli imputati davanti al tribunale per un'ordinanza presa il 2 novembre scorso. Ma la Corte aveva fatto appello il giorno successivo, per poter definire i capi di imputazione da prendere in esame, in particolare quelli che riguardano l'impiego e la cessione di prodotti stupefacenti.
Se la camera dell'istruzione non deciderà di sostenere indagini supplementari, un maxi processo potrebbe avere luogo nel 2006 a Bordeaux.
«Non siamo sorpresi dalla decisione presa, ma spero che non ritornino in prigione. Questa misura di riduzione di libertà si imponeva. Ma non si può comunque comparare un affare di doping ad una causa di traffico internazionale di stupefacenti. La moglie è coinvolta marginalmente in tutto ciò. Lui ha un ruolo più attivo, è evidente. Sergant appare come il fornitore degli ambienti ciclistici francesi. Ma fortunatamente, il suo ruolo è limitato C'è un'offerta di prodotti dopanti che è incontestabile. Ma la domanda è molto più alta dell'offerta presente. Non è una pratica generalizzata, ma si riscontra sia tra i professionisti che tra i dilettanti» ha dichiarato Gérard Danglade l'avvocato dei coniugi Sergant, gli ultimi due imputati ancora imprigionati in quest'importante inchiesta contro il doping nell'ambiente ciclistico. Nel geaanio 2005 la coppia era stata  trovata in possesso della miscela pericolosa "pots belges" a Cahors.
L’inchiesta era partita nel 2003 con un'indagine preliminare dopo la segnalazione alla magistratura da parte della Federciclo francese in seguito ad un controllo antidoping risultato positivo in una corsa di dilettanti. Le indagini avevano avuto una accelerata nel gennaio 2005 con una vasta retata a Cahors, Bordeaux, Marsiglia, Tarbes, ma anche in Belgio, dove un'indagine giudiziaria è sempre in corso.