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10/06/2008
DOPING - Tom Boonen positivo a cocaina. Ma l’Uci non lo squalificherà
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Martedì 10 giugno 2008 - “Tom Boonen positivo alla cocaina”. La notizia la lancia il sito hln.be, che cita tra le fonti l'agenzia mondiale antidoping Wada. Het Laatse Nieuws afferma che il campione belga (27 anni, un mondiale, due Roubaix altrettanti Giri delle Fiandre in carnoere e sei tappe vinte tappe al Tour de France) sarebbe risultato positivo il 25 maggio, in un test efettuato tre giorni prima del Giro del Belgio Per la scorsa notte erano previste perquisizioni a casa dei genitori a Postel e della fidanzata Lore a Meerhout. Lo scorso dicembre Boonen venne indicato come fornitore da crossista Tom Vanoppen risultato positivo alla cocaina. In quel caso nella perquisizione alla casa dei genitori di Boonen non era stato trovato nulla. “Non abbiamo notizie in più rispetto a quel che abbiamo letto. Stiamo parlando ora con Tom” dichiara nel frattempo un portavoce della Quick Step sul caso Boonen. La squadra del campione belga ha contattato stamani il suo atleta. “Faremo un comunicato nel pomeriggio” è stato precisato. Il giornale Het Laatste Nieuws ricorda anche che il 5 maggio scorso il tribunale di Turnhout, nel nord del Belgio, per due settimane aveva ritirato la patente all’ex iridato per alcune infrazioni al Codice della strada non meglio specificare. Lo stesso tribunale nella tarda mattinata ha reso noto che “un controllo fuori competizione effettuato il 26 maggio da parte del ministero della Comunità fiamminga (responsabile dei controlli nella regione delle Fiandre, ndr), sul corridore Tom Boonen ha fatto emergere la presenza di un metabolita della cocaina”. Nella nota, la Procura di Turnhout sottolinea che è stata aperta una indagine su Boonen e che “le perquisizioni effettuate ieri hanno dato esito negativo” e che non verranno forniti particolari sulle dichiarazioni del campione belga che, è stato ribadito, non è stato fermato. Tom Boonen è risultato positivo alla cocaina ad un controllo antidoping fuori competizione. Quindi non rischia nessuna sanzione rispetto al regolamento internazionale: “L'Uci non chiederà l'apertura di una procedura disciplinare. Non siamo stati informati di questo risultato ma, se l'informazione à confermata, riguarda un controllo fuori gara ed il regolamento dell'Uci come quello dell' Agenzia mondiale antidoping (Wada) non prevede sanzioni per la cocaina”. La Quick Step intanto, ha comunicato che domani, mercoeldì 11 giugno alle 10:30 al quartier generale Quick Step di Wielsbeke, in Belgio, Tom Boonen in persona e i vertici del team prenderanno una posizione ufficiale riguardo il clamoroso caso. Le indiscrezioni parlano di una rescissione del contratto, ma al momento non ci sono conferme. Domani ne sapremo di più.
IL VETO DEL GIRO DI SVIZZERA - Tom Boonen non potrà partecipare al Giro della Svizzera. L'organizzazione della corsa a tappe rossocrociata diretta da Armin Meier, ha deciso infatti di interdire dalla prova il belga campione del mondo nel 2005. Il resto della squadra parteciperà regolarmente alla competizione che avrà inizio sabato.
REAZIONI - ”Quando ho saputo la notizia sono impallidito”. Questa la prima reazione di Freddy Maertens, due volte campione del mondo di ciclismo, alla notizia della positività alla cocaina di Tom Boonen. “Non ci posso credere - ha continuato l'ex sprinter belga - aspettiamo gli sviluppi della vicenda”. Incredulo anche Lucien Van Impe, ultimo belga a vincere il Tour de France nel 1976: «Una cosa del genere non è permessa a uno sportivo di alto livello. Per il ciclismo è l'ennesima mazzata. È una cosa semplicemente stupida, spero si tratti di un caso isolato per Tom, ma certamente è un episodio che condizionerà la sua carriera”. Sulla vicenda interviene anche Eric Boyer, presidente dell’Associazione internazionale dei gruppi sportivi del ciclismo: «Avrebbe dovuto farsi aiutare. È uno sportivo di alto livello e un ragazzo esposto alle tentazioni - ha detto l'ex corridore francese - prima di essere un problema agonistico è un problema di salute. Poteva confidarsi con uno specialista, uno psicologo: a 27 anni si è vulnerabili ed è facile deprimersi. Se si tratta di doping? La risposta è sì se si assume la cocaina per una gara, ma bisogna tenere conto della sua situazione e della sua notorietà. È chiaro che tutto il ciclismo subirà delle conseguenze per questa vicenda”.
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