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30/07/2008
DOPING - Riccò shock ammette: «Ho fatto uso di Epo. Su internet trovi tutto»
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Roma - mercoledì 30 luglio 2008 - “Davanti alla procura antidoping mi sono preso le mie responsabilità. Prima del Tour ho sbagliato, ho assunto la sostanza che tutti sapete. E' stato un errore soltanto mio”. Così Riccardo Riccò, trovato positivo durante la corsa a tappe francese, ha confessato davanti al procuratore del Coni Ettore Torri l'uso dell'epo di ultima generazione. Davanti alla procura antidoping, nel corso della prima udienza che si è svolta nello Stadio Olimpico, il corridore emiliano ha ammesso di avere assunto sostanze proibite alla vigilia del Tour de France, sottolineando di averlo fatto per conto proprio. “E' stato soltanto un mio errore - dice Riccò - anche per questo ho rifiutato di inoltrare la richiesta per le controanalisi. Il mio pensiero va anche alla squadra, perché per colpa mia qualcuno può aver perso il lavoro. Penso anche ai miei compagni del team che, sempre per causa mia, hanno dovuto rinunciare a proseguire la loro avventura al Tour de France”. Riccò aggiunge un particolare: “Al Tour mi hanno sottoposto a diversi controlli antidoping, ma solo in due di essi è venuta fuori la sostanza che avevo assunto. Sono venuto davanti alla procura antidoping per togliermi un peso, perché mi sento in colpa e in dovere di scusarmi anche nei confronti dei miei tifosi. La cosa che mi ha ferito di più in tutta questa vicenda è stata l'ipocrisia dell'ambiente del ciclismo” si è sfogato Riccò dopo aver confessato l'uso di sostanze dopanti all'ultimo Tour. “Come mi sono informato sulle conseguenze di questa sostanza che ho assunto? Basta andare su internet e ci si informa presto. Quando l'ho presa, ero convinto di non rischiare nulla per la mia salute. Nel mio gesto non sono stato consigliato da nessuno”.
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