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11/11/2008

DOPING - Chiesto un anno di squalifica per Sella

Roma - martedì 11 novembre 2008 - L'Ufficio di Procura antidoping ha disposto il deferimento di Emanuele Sella al Tribunale nazionale antidoping del Coni (violazione dell'articolo 2.1. del Codice Wada) in relazione alla positività all'Epo ricombinante di tipo Mircera, riscontrata in occasione del controllo disposto lo scorso 23 luglio fuori competizione dall'Uci a Mussolente dove risiede.
Per effetto dell'attenuante concessa per la collaborazione fornita, la Procura ha chiesto un anno di squalifica invece di due. Francesco Plotino, presidente del Tribunale nazionale antidoping del Coni, ha fissato per l'1 dicembre alle ore 10 l'udienza relativa al caso Sella.
Sella aveva deciso di presentarsi spontaneamente davanti alla Procura antidoping presieduta da Ettore Torri e venne ascoltato l'8 agosto.


Sapevo che poteva andare così, ma non mi aspettavo nulla in particolare - commenta il vicentino -. Sarà solo da vedere se il Tribunale nazionale antidoping confermerà o meno un solo anno. A Riccò avevano proposto 20 mesi e poi ne ha presi 24. Questo mi preoccupa un po’. Spero non ci siano mesi in più anche per me. Non mi resta che attendere la sentenza. Ormai manca poco. Il primo dicembre ci sarà l’udienza”.
Collaborare ha pagato quindi. Sei il primo pentito del ciclismo.
E’ stato molto difficile decidere di farlo, ma ho optato subito per questa linea una volta capito il grave sbaglio che avevo commesso. Per la scelta finale sono state determinanti le persone che mi sono state davvero vicino: mia moglie Lara, i miei genitori e l’avvocato Claudio Pasqualin”.
Come pensi di ripartire se venisse confermato un solo anno di squalifica.
Sarà molto, ma molto dura riprendere. Spero di poterlo fare e che qualcuno me ne dia la possibilità. Vorrei rimediare. Dovrà passere solo del tempo. Aspettiamo il primo dicembre per sapere di che morte devo morire. Da lì poi ripartirò”.
Temi qualcosa in particolare.
Non ho proprio nulla da temere. Per le scelte fatte sono tranquillo. Quello che ho detto alla Procura sarebbe venuto fuori comunque col tempo anche senza la mia deposizione”.
Matteo Priamo che hai indicato come il tuo fornitore del Cera però non la pensa esattamente come te.
Posso capirlo. Io ho cercato di risolvere e pensare alle mie vicende. Per questo sono aperte due inchieste, in ambito sportivo e penale per le quali ho reso le mie dichiarazioni”.
Ma come si arriva a decidere di doparsi. Con i controlli attuali è una follia pensare di farla franca.
E’ una debolezza. Spingersi oltre sta nella natura dell’uomo. Quando arrivi ad avere tanto scatta un meccanismo per il quale vuoi sempre di più. Ecco in certi momenti dovresti importi delle regole per poterti fermare”.
La radiazione pare oggi il deterrente più efficace per potere allontanare il doping dal ciclismo.
Sono la persona meno adatta per rispondere. Però la radiazione mi pare eccessiva. Dico solo che dagli sbagli si può imparare qualcosa. Gente che ha fatto di peggio poi è tornata alla vita normale”.
Sella era stato la rivelazione dell'ultimo Giro d'Italia. Aveva dominato tre tapponi dolomitici (Alpe di Pampeago, Marmolada e Tirano) e sfiorato il successo nella crono individuale di Plan de Corones vinta da Pellizotti.
Massimo Bolognini - Il Gazzettino