Roma - lunedì 2 febbraio 2009 - ''C'è una sproporzione assoluta tra la sanzione e l'infrazione'': lo ha detto il presidente dell'Assocalciatori Sergio Campana, intervenendo alla trasmissione radiofonica Radio Anch'io lo sport, sottolineando poi che la squalifica di un anno a Daniele Mannini e Davide Possanzini ''è la dimostrazione che contro la Wada non si può andare''. ''I calciatori - ha aggiunto il presidente dell'Assocalciatori - si sono presentati con 20 minuti di ritardo perché, dopo avere perso con il Chievo, erano stati chiusi negli spogliatoi da presidente e allenatore per una reprimenda. E' provato anche che questi calciatori si sono sottoposti a tutti i test, ancor prima di quelli del Chievo, e che l'ispettore dell'antidoping era stato invitato nello spogliatoio, ma evidentemente non ha ritenuto opportuno entrare''. Campana ha sottolineato che ''i calciatori sono risultati negativi a tutti i test, eppure hanno subito una sanzione come se fossero dopati''. Parlando della protesta decisa dall'Aic - con le gare di tutti i campionati iniziate con 15 minuti di ritardo - Campana ha spiegato che si è trattato ''di una forma di protesta'' ma anche di ''un gesto di solidarietà nei confronti dei calciatori Mannini e Possanzini, un segnale all'opinione pubblica ed un messaggio a Coni e Figc per iniziare un percorso finalizzato a modificare questa norma''. Campana ha poi precisato che la sentenza del Tas ''non fa riferimento alla possibilità che in quei 20 minuti si sarebbero potuti assumere prodotti mascheranti''. ''Il parere del Tas è inappellabile sul versante sportivo - ha aggiunto - ma si può ricorrere al tribunale federale svizzero, che non rientra nell'ambito sportivo ma è già stato utilizzato in altri casi. Ci sono precedenti favorevoli per il ricorso ad un tribunale ordinario. Ci dobbiamo coordinare con un avvocato svizzero e con le società, che ci devono affiancare. Mercoledì poi ci sarà un vertice al Coni con Petrucci, Abete e Matarrese per concordare un'azione comune''. ''Spero - ha proseguito il presidente dell'Aic - che dall'incontro di mercoledì escano delle idee per iniziare un percorso per modificare una norma che è automatica. Una leggerezza non può comportare un anno di squalifica''. Rispondendo ad una domanda sulla posizione del mondo del ciclismo sulla protesta del sindacato calciatori, Campana ha detto: ''Lasciamo stare i ciclisti che protestano, meglio non fare commenti. Basta dire che il calcio ha avuto 6.000 controlli, con pochissimi casi di cannabis e cocaina e non per altre sostanze''.
|