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30/04/2009

DOPING - Video shock su Rebellin. La procura di Padova apre un'inchiesta

Giovedì 30 aprile 2009 -  Due brevi filmati, datati 14 e 31 maggio 2001, pubblicati sul sito di Repubblica.it e poi rilanciati da YouTube, getterebbero più di un'ombra su Davide Rebellin. Intanto la procura di Padova ha aperto un'inchiesta sul presunto uso di sostanze dopanti da parte del vicentino.
Il corridore, positivo al Cera - l'Epo di terza generazione – nei controlli antidoping condotti dal Cio sui campioni raccolti ai Giochi di Pechino - è il protagonista dei video tratti dall'inchiesta della Guardia di Finanza nel 2001. All'epoca Rebellin era seguito da un medico, Enrico Lazzaro, «che proprio nel febbraio scorso è stato condannato dal tribunale di Venezia a 14 mesi con la condizionale per gli esiti di quell'indagine - si legge sul sito di Repubblica - Rebellin oltre a farmaci consentiti, si occupa anche di prodotti vietati. Epo, testosterone (cerotti), gonadoreline.

 

Gli uomini della Guardia di finanza di Padova hanno effettuato una serie di perquisizioni domiciliari nell'ambito dell'inchiesta, aperta oggi dalla Procura del capoluogo euganeo, sul presunto uso di sostanze dopanti da parte di Davide Rebellin. Da quanto si apprende, le perquisizioni, disposte dal pubblico ministero Benedetto Roberti, riguardano la casa dei suoceri del ciclista a Galliera Veneta (Padova), e lo studio del medico Enrico Lazzaro, a Montegrotto Terme (Padova), già condannato dalla Corte di appello di Venezia a 14 mesi di carcere per la vicenda dello scandalo doping scoppiata nel 2001

 

 

L'atteggiamento di Lazzaro è molto confidenziale. Nelle due clip Rebellin è sempre accompagnato dalla moglie Selina, che, in un caso, riceve due scatole di farmaci da Lazzaro e poi nasconde una fiala nella custodia di pelle dell'agenda. L'ipotesi degli inquirenti è che si trattasse di Kriptocur, un prodotto a base di gonadorelina, usato per stimolare una super produzione di testosterone, l'ormone della forza e del recupero.
In un altro filmato, registrato in una stanza dell'albergo Palladio a Bassano del Grappa il 31 maggio 2001 Lazzaro porta a Rebellin una borsa di farmaci, consentiti, secondo gli inquirenti, ma poi il corridore chiede epo e freamine, due prodotti vietati. I due parlano anche di cerotti al testosterone (anche questi vietati, ndr)».
Il corridore argento nella prova su strada all'ultima Olimpiade, è poi uscito assolto completamente dal processo penale e nell'ambito delle varie udienze, i filmati che lo accusavano non sono stati ammessi per un vizio di forma.