Martedì 11 aprile 2006 - Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), ha deciso di dare ragione all’Uci respingendo il ricorso dello specialista del cross Ben Berden, trovato positivo all’Epo lo scorso 18 dicembre ad Essen. Non bastasse, il Tas è andato giù duro estendendo a due anni il periodo di sospensione. L’Uci aveva comminato una squalifica di 15 mesi che il belga aveva già iniziato a scontare. Lo scorso inverno Berden era apparso piuttosto disperato illustrando di essere sul lastrico e di avere perso la compagna, fuggita dopo la notifica della squalifica avvenuta a metà dicembre. Aveva dichiarato di non essere assolutamente in grado di saldare 60 mila euro per le spese legate alla sua vicenda di doping ed aveva fatto outing: «Ho commesso un errore nello sport e devo essere punito per questo. Sento però che qualcuno deve aiutarmi finanziariamente. Anche se non sarà abbastanza, io sarò contento per quello che la gente potrà darmi. Non sono un criminale, non ho venduto droga agli studenti o violentato qualcuno». Non è finita, perché la giustizia ordinaria belga potrebbe spedire Berden davanti un tribunale per rispondere del possesso di prodotti dopanti scoperti nel suo domicilio durante una perquisizione che si è svolta il 3 gennaio scorso quando venne scoperto uno stock di prodotti che contenevano Epo e altri prodotti vietati. |