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26/07/2009
DOPING - Tour 2008: nuovi esami. In tanti tremano
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Parigi (Francia) - domenica 26 luglio 2009 - L’agenzia francese della lotta al doping (Afld), responsabile dei controlli antidoping del Tour de France 2008, a settembre e ottobre procederà a nuovi controlli retroattivi concernenti la Grande Boucle dello scorso anno per cercare l’eventuale presenza di prodotti dopanti, mirati in particolare all’individuazione del Cera, l'ormai tristemente nota Epo di terza generazione. Pierre Bordry, presidente Afld, nelle ore precedenti la Grand Depart di Monaco ha fatto recapitare ai corridori interessati una comunicazione ufficiale che annuncia il riesame dei campioni prelevati. "Prima della partenza del Tour abbiamo provveduto ad avvisare una quindicina di corridori – ha dichiarato Bordry alla Reuters - che in conformità al codice mondiale antidoping, procederemo a una analisi retroattiva dei campioni prelevati al Tour 2008". Afld non ha comunicato l’identità degli atleti messi nel mirino. Ma secondo il quotidiano sportivo francese l’Equipe, si tratta di una quindicina di atleti presenti tra i primi venti della classifica generale del Tour 2008, tutti tenuti sotto controllo a seguito di informazioni ricevute che li riguardano. Le nuove analisi saranno effettuate sui campioni di sangue perfettamente conservati. Per varie ragioni, non ultima quella dei costi altissimi da sostenere, lo scorso settembre non era stato possibile continuare il riesame dei campioni prelevati ed estenderli a tutti i corridori segnalati. Al Tour 2008, Riccardo Riccò è stato il primo corridore in assoluto ad essere stato trovato positivo al Cera, prodotto che migliora l’ossigenazione del sangue, sino ad allora mai individuato. Tra luglio e settembre 2008, sono venuti alla luce i casi di positività di Leonardo Piepoli, dell'austriaco Bernhard Kohl e del tedesco Stefan Schumacher. Tutti smascherati grazie alle analisi retroattive e molto sofisticate. Successivamente all’annuncio della sua positività, Kohl aveva detto di avere delle informazioni relative al doping del Tour 2008. Così in giugno alcuni funzionari Afld si sono incontrati a Vienna con l’austriaco. "Questa decisione nasce da un certe numero d'indicazioni che abbiamo ottenuto da diverse fonti" ha aggiunto Pierre Bordry senza precisare altro. Afld non ha accesso diretto ai dati del passaporto biologico voluto dall’Uci, documento preziosissimo che raccoglie i dati regolarmente registrati sui corridori e che ha già fatto più di una vittima. Sino alla partenza dell’ultima tappa, nessun caso di doping è stato segnalato al Tour 2009. I corridori “indagati” che hanno tutti ricevuto l’avviso da Afld prima dello start di Monaco, hanno accuratamente evitato di citare la questione al pubblico durante tutto il Tour. Prepariamoci dunque a qualche altra brutta sorprese e a nuovi casi di positività eccellenti legate al Cera e ai corridori già “avvisati” da Afld.
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