Besançon (Francia) - domenica 13 settembre 2009 - Tre corridori ucraini che hanno partecipato al Tour de l'Avenir terminato domenica a Besançon con il successo del francese Sicard, sono indagati per "detenzione e uso di sostanze vietate a fini di doping". Nel corso dell'interrogatorio di sabato i tre ucraini, inizialmente erano solo due, posti in custodia cautelare, hanno ammesso di aver fatto ricorso a emotrasfusioni di sangue. Nella serata di ieri sono stati stati rimessi in libertà vigilata con l'obbligo di rispondere ad eventuali convocazioni da parte del giudice istruttorio. L'identità dei tre non è stata rivelata. In gara c’eano comunque Yuriy Agarkov, Dimitri Chuzhda, Yehor Dementyev, Oleksandr Grygorenko, Mykhaylo Kononenko e Artem Topchanyuk. Tutti e sei sabato non hanno preso parte alla penultima tappa e tutti sono stati sottoposti controllo antidoping le cui analisi sono i corso. Inoltre, il padre di uno dei tre ucraini e il fisioterapista sono stati incriminati per "trasporto e detenzione di merce importata di contrabbando e incitamento all'uso di prodotti vietati". Il fisioterapista anche per "esercizio abusivo della professione medica". Per il procuratore della repubblica di Vesoul, Jean-François Parietti: «nulla indica che tutta la squadra sia coinvolta. Per ora siamo orientati verso casi di doping indiviuali”. Due corridori ucraini erano stati arrestati sabato mattina presso il centro internazionale di soggiorno di Besançon, dove avevano trascorso la notte con la squadra. Il terzo è stato arrestato sempre nella giornata di sabato nello stesso luogo.
Venerdì il fisioterapista e il padre di uno dei tre corridori che guidava la vettura del team, erano stati controllati dalle autorità doganali a St.Sauveur, a est della Francia. In possesso di prodotti sospetti e di siringhe, erano stati posti in stato di fermo in carcere.
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