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31/05/2010

DOPING - Tas: Valverde squalificato per due anni

Losanna (Svizzera) - lunedì 31 maggio 2010 - Il Tas di Losanna ha sospeso Alejandro Valverde per due anni. Il Tas - è spiegato in una nota - ha parzialmente accolto il ricorso presentato dalla Unione Ciclistica Internazionale e dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping. Il Tas ha fissato l'inizio della squalifica di Valverde al 1 gennaio 2010 ma ha respinto la richiesta di Uci e Wada per quanto riguarda l'annullamento dei risultati ottenuti da Valverde prima dell'inizio della squalifica.
   Nel 2009 il Coni ha sanzionato Alejandro Valverde con una una squalifica di due anni sul solo territorio italiano, con la richiesta, al vaglio del Tribunale arbitrale di Losanna, di estendere lo stop a livello internazionale.
Finalmente questo lungo iter ha avuto conclusione - commenta il presidente del Coni Giovanni Petrucci -. La giustizia anche se lenta arriva sempre alla parola fine, oramai non si può più farla franca. I miei complimenti vanno alla Procura Antidoping e al Tribunale Nazionale Antidoping del Con che ha sempre creduto nella bontà del proprio provvedimento e a tutti gli organismi che hanno portato a questo risultato. Questa è una vittoria dell’etica e della correttezza”.
Il caso Valverde scoppia il 29 agosto 2007 quando l'Uci, sulla base delle prove legate all'Operacion Puerto, chiede alla Federciclo spagnola (Rfec) di aprire un procedimento disciplinare nei confronti del corridore della Caisse d'Epargne. Qualche giorno dopo, il 7 settembre, arriva il no della Rfec ma intanto le autorità italiane aprono un'inchiesta sulla base delle prove in loro possesso. In particolare, i dati raccolti dai commissari del Coni durante i test effettuati nel luglio 2008 a Prato Nevoso, in occasione della 16. tappa del Tour de France che sconfinava in Italia, dimostrano che la sacca di sangue numero 18 dell'Operacion Puerto, denominata Valv.Piti e arricchita di Epo, appartiene a Valverde.
L'11 maggio dello scorso anno il Tribunale antidoping del Coni condanna il corridore a due anni di inibizione per le gare in Italia, sentenza contro cui Valverde ricorre al Tas che però, lo scorso 16 marzo, conferma la decisione del Tna. E sulla base di quelle stesse prove, la sacca di sangue numero 18, il fatto che contenesse Epo e l'esame del Dna, il Tribunale di Losanna è giunto alla conclusione che Valverde abbia violato le nome antidoping, da qui la squalifica di due anni a partire dall'1 gennaio 2010. Prima di allora, comunque, i risultati ottenuti dal corridore spagnolo non possono essere cancellati visto che non ci sono prove che siano arrivati con l'aiuto di sostanze proibite.

Di seguito il comunicato sul caso Valverde diffuso dall’Uci
"L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha preso atto con soddisfazione della decisione presa oggi dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) sul caso d’Alejandro Valverde, che è stato sospeso da tutte le competizioni per la durata di due anni a partire dal 1° gennaio 2010. Nel decidere la sospensione del corridore spagnolo, il TAS ha dunque dato ragione all’UCI, che aveva fatto appello nel 2007 all’Agenzia Mondiale Antidoping (AMA) contro il rifiuto della Federazione ciclistica spagnola di aprire una procedura disciplinare nei confronti di Valverde per la sua implicazione nell’operazione Puerto.
L’UCI e il ciclismo nel suo insieme hanno certamente sofferto molto a causa di questa vicenda, e i danni provocati dal comportamento di Valverde dopo che l’UCI aveva maturato la convinzione della sua colpevolezza non potranno essere compensati dalla sansione regolamentare. Nondimeno l’UCI accetta oggi con sollievo e serenità ritrovata il giudizio del TAS, che pone termine a una situazione che era diventata insostenibile.
A seguito della decisione del TAS, Valverde non potrà partecipare ad alcuna gara ciclistica fino al 31 dicembre 2011. Inoltre, è squalificato da tutte le gare a cui ha partecipato dopo l’inizio dell’anno e sono cancellati tutti i punti a lui attribuiti. Valverde dovrà anche rimborsare i premi ottenuti.
La Classifica Mondiale è modificata di conseguenza ».