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28/06/2010

PROF - Riccò davanti la giustizia francese, rischia due anni di carcere

Lunedì 28 giugno 2010 - A quattro giorni dalla partenza del Tour de France, Riccardo Riccò è stato convocato dal tribunale di Foix per l’utilizzo di Epo durante la Grande Boucle 2008, dopo essere già stato sospeso a livello sportivo per 20 mesi con sconto di quattro dal Tas sulla pena inflitta dal Tna italiano. Il 26enne scalatore modenese di Formigine tornato alle corse lo scorso marzo, vincitore di due tappe di montagna a Super-Besse e Bagneres-de-Bigorre di quella edizione della Grande Boucle dove venne fermato alla partenza della Lavelanet-Narbonne, dopo aver saltato il Giro non sarà neppure al Tour de France 2010 poiché il suo team, la Ceramica Flaminia, non è stato invitato.
Ma neppure domani Riccò sarà in Francia, perché non si presenterà davanti ai giudici francesi del tribunale di Foix. Lo ha fatto sapere il suo avvocato Anna Maria Tripicchio, legale iscritto al foro di Tolosa, che non ha voluto aggiungere altro prima dell’inizio del processo.
Il Cobra rischia una pena massima di due anni di carcere e 3.750 euro di ammenda "per avere utilizato una sostanza o un preparato classificati come tossici nei confronti della legge, in questo caso l'Epo", ha detto il pubblico ministero.
Durante la perquisizione del luglio 2008 a Lavelanet i gendarmi trovarono medicinali, flaconi e siringhe, ma non Epo. La detenzione di prodotti dopanti i Francia è reato.