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28/09/2010
DOPING - Landis: «Ho confessato per il mio bene»
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Martedì 28 settembre 2010 Trovare una soluzione al problema del doping nel ciclismo "è difficile", lui, con le sue confessioni, sta provando a dare l'esempio "ma se non mi viene dato credito non mi importa, perché quello che sto facendo, lo sto facendo per la mia coscienza e per il mio bene". A Melbourne, alla vigilia dei mondiali, Floyd Landis spiega perché ha deciso di vuotare il sacco, quattro anni dopo la positività che gli è costata la vittoria del Tour de France 2006. "Anche se fa male dire a mia madre che ho mentito, dire agli altri che ho mentito, non ci sono alternative migliori", spiega l'ex corridore americano, rimasto in silenzio per così tanto tempo perché "sapevo che, essendomi inizialmente difeso e avendo mentito, nessun mi avrebbe creduto quando fosse arrivato il momento di cambiare la mia versione e raccontare i dettagli di quello che avevo fatto. E alla fine ho aspettato più a lungo di quanto probabilmente avrei dovuto".
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