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01/10/2010
DOPING - Contador: «Mai fatta l'emotrasfusione»
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Madrid (Spagna) - venerdì 1 ottobre 2010 Alberto Contador ha respinto le ipotesi di doping ematico sollevate nei suoi confronti dal quotidiano francese L’Equipe. Attraverso il suo portovoce, Contador ha smentito "categoricamente" di essersi sottoposto alla pratica vietata dell'emotrasfusione: "non c'è alcun elemento a sostegno di questa teoria", ha detto Jacinto Vidarte ad Associated Press, "è una notizia da fantascienza". Secondo L'Equipe nelle analisi sono state rinvenute anche tracce di residui plastici simili a quelli presenti in seguito a trasfusioni di sangue conservato in sacche di plastica. La notizia diffusa da L'Equipe, filtrata dal laboratorio tedesco incaricato di eseguire le analisi, è stata confermata anche dalla emittente televisiva tedesca Ard. Vidarte ha tenuto a precisare che l'unione ciclistica internazionale non ha comunicato a Contador nulla in merito al presunto rinvenimento di queste tracce di plastica. Il portavoce sostiene inoltre che l'agenzia mondiale antidoping non ha ancora sviluppato un metodo affidabile per appurare la provenienza di simili tracce. Ipotesi smentita dal direttore generale della stessa Wada, David Howman: "Il metodo è assolutamente convalidato e da anni è utilizzato nell'industria alimentare. L'utilizzo del medico da parte dell'antidoping è parzialmente convalidato e le prove che se ne possono trarre possono essere utilizzate in tribunale". Come se non bastassero le accuse, per Contador arriva una nuova pugnalata alle spalle. L'Astana, dove è sotto contratto fino a fine anno, prima del passaggio ufficiale alla Saxo Bank, si schiera dalla parte dell'Uci. Il team kazako fa sapere in una nota che si "aspetta ulteriori spiegazioni da Contador e appoggia l'Uci che lo ha sospeso in via provvisoria prima di prendere qualsiasi decisione che sarebbe prematura data la complessità del caso". Rispondendo al direttore generale della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, David Howman, secondo il quale non esiste una soglia minima per un test positivo al clenbuterolo, Contador ha detto: ''Dovrebbe esserci (invece)...Le regole devono evolvere, come hanno fatto per altre sostanze come la caffeina, per la quale hanno cambiato le regole perché si sono resi conto che non erano giuste. Nel caso del clenbuterolo, le positività dovrebbero essere tali per la quantità' trovata, con una soglia specifica, non per la sostanza stessa''. Contador ha parlato anche della sofferenza psicologica causata dalle accuse di doping. ''Sento di aver toccato il fondo - ha dichiarato il campione spagnolo -. Combatto contro queste accuse 24 ore al giorno. Mi trovo in una posizione in cui non avrei mai pensato di essere e non è affatto bello''.
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