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10/11/2006
DOPING - Caso Cofidis: chiesta l’assoluzione per Millar. Ma il legale di Gaumont accusa
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Nanterre (Fra) - venerdì 10 novembre 2006 - Nell’ambito del processo sul caso Cofidis, è stata chiesta l’assoluzione per l’ex campione del mondo David Millar. Diversa la situazine per gli altri sei corridori della squadra: per loro il pubblico ministero del Tribunale di Nanterre ha infatti chiesto pene tra i tre e i sei mesi di carcere. Sul banco degli imputati anche l’ex medico polacco Boguslaw Madejak, l’allenatore Oleg Kollitine, e il farmacista Pierre Ben Yamin, con l’accusa di doping per la squadra francese tra il 2001 e il 2004. La richiesta di assoluzione per Millar è motivata per il fatto che il tribunale può intervenire solo per reati che siano stati commessi in territorio francese, e non è questo il caso di Millar. L’unico degli accusati che è stato fermato e tradotto in prigione è il medico polacco Madejak, che ha passato due mesi e mezzo di detenzione preventiva. Contro Madejak, che aiutò i corridori a doparsi, l’accusa ha chiesto un anno di prigione. "L'ambiente del ciclismo è completamente incancrenito dal doping". La ha detto l'avvocato di Philippe Gaumont, ex corridore della Cofidis, durante ilprocesso. "La Federazione francese e la direzione della Cofidis - ha continuato il legale - erano al corrente del sistematico ricorso al doping dei loro atleti". A testimonianza di quanto affermato, l'avvocato ha presentato la trascrizione di una telefonata del 2004 tra lo scozzese David Millar e l'ex team manager della Cofidis, Alain Bondue.
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