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03/11/2006
DOPING - Al via il processo per il caso Cofidis, Lelli alla sbarra
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Nanterre (Francia) - venerdì 3 novembre 2006 - Questa settimana a Nanterre, in Francia, è iniziato il processo a Massimiliano Lelli e altri sette corridori della Cofidis. Sono dieci le persone che devono rispondere dell’accusa di avere organizzato o beneficiato di un traffico di sostanze dopanti tra il 2001 e il 2004. Oltre a Massimiliano Lelli compariranno davanti al giudice istruttore Richard Pallain altri sei atleti o ex atleti: David Millar, Philippe Gaumont, Robert Sassone, Mederic Clain, Marek Rutkiewicz e Daniel Majewski. Chiudono il giro dei “processati” medici e altri componenti dello staff. Le accuse variano dalla “infrazione alle leggi sul commercio o impiego di sostanze velenose” alla “istigazione all’impiego di prodotti o procedimenti dopanti, o mascheranti, per uno sportivo partecipante a una competizione o una manifestazione sportiva”. Il toscano, 38 anni, era stato fermato il 3 agosto 2004 dalla polizia a Lilla per conto del magistrato nell’ambito dell`inchiesta sul doping in seno alla squadra Cofidis. Era stato rilasciato due giorni più tardi in quanto sussistevano valide prove per mantenere lo stato di fermo. Nel gennaio dello stesso anno il polacco Rutkiewicz, già ex corridore a 22 anni, era stato arrestato all’aeroporto parigino di Roissy, mentre trasportava prodotti “sospetti”. Altre sostanze proibite - ingenti quantitativi di anfetamine, eritropoietina (Epo), ormoni della crescita, testosterone e altri anabolizzanti - erano state trovate nella sua abitazione di Hyeres, nel sud della Francia, come in quella di Sassone. Successivamente erano stati accusati di doping anche Gaumont, Clain e Cedric Vasseur, tutti prontamente licenziati dalla Cofidis che, in settembre, aveva annunciato l’intenzione di abbandonare le corse.
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