Verona – lunedì 23 ottobre 2023 - Ha raggiunto lassù papà Angelo e il fratello Luciano: Franco Zanetti se ne è andato dopo aver lottato sino all’ultimo per un male incurabile che l’aveva colpito già tredici anni fa. E’ stato uno dei protagonisti della bella e lunga storia dell’Ausonia di cui è stato per trent’anni apprezzato direttore sportivo, sempre nella categoria juniores. La famiglia Zanetti era l’Ausonia e l’Ausonia era (è) Pescantina. Luciano (un vero e proprio factotum), Franco e Giorgio (per anni direttore di corsa e presidente), i figli di Angelo, ne hanno raccolto l’eredità e sino a pochi anni fa ne sono stati l’anima, imprescindibili punti di riferimento, trasmettendone ai valori a chi ora guida l’ultracentenario gruppo.

Franco, classe 1951, appariva, ad un primo impatto, schivo e burbero, ma si rivelava subito attentissimo ad ogni aspetto dei suoi ragazzi, sui quali aveva molto ascendente e dialogo. Al cronista ne parlava quasi con dolcezza, riferendo pregi e difetti, senza mai esaltare alcuno, con sobrietà, lavorando in silenzio per favorire la loro crescita umana e sportiva. C’era lui sull’ammiraglia negli anni d’oro degli juniores in biancogiallo, quando brillavano Chicco Savoia, Lamacchi, Alessandro Mignolli e tanti altri. E anche da quando “ogni giorno è una guerra”, come diceva lottando come un leone contro la malattia, Franco appena poteva saliva ancora sull’ammiraglia a seguire le corse, ha continuato a dare una mano sino agli anni da juniores di Riccardo Lucca, ora professionista, e Luca Coati.

All’Ausonia, oggi, c’è la terza generazione dei Zanetti con Alessandro, figlio di Luciano, come dirigente e con Gaetano, ora passato all’Arvedi, ma per tanti diesse di tanti ragazzi biancogialli passati al professionismo (Guardini, Zardini, Fedeli, Lonardi…), sulla scia di papà Franco, dal quale ha appreso tanti insegnamenti. Franco Zanetti lascia la moglie Gloriana, Gaetano e i nipotini Pietro e Letizia. (renzo puliero)