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GIRO 2024 – Pogacar da battere ma sarà subito battaglia

Torino mercoledì 3 maggio 2024 - Pochi italiani al via, 43 in tutto, e un super favorito, lo sloveno Tadej Pogacar, giunto alla corsa rosa sullo slancio di una Liegi-Bastogne-Liegi dominata dopo avere già messo in bacheca una prima corsa a tappe, il Giro della Catalogna. L'edizione 107 della corsa rosa parte comunque con grande entusiasmo, con una tappa che si preannuncia «scoppiettante», come ha pronosticato oggi Paolo Bellino, amministratore delegato di Rcs Sport, alla presentazione delle iniziative collaterali per la 'Grande partenza'. Dalla Reggia di Venaria al cuore verde di Torino, lungo il Po, 140 chilometri con le colline torinesi da scalare, prima di scendere a capofitto sul traguardo in corso Moncalieri. «Una tappa subito impegnativa, diversa dal solito, dalle cronometro di apertura» per un Giro disegnato «con le montagne spalmate sulle tre settimane di gara e non concentrate nell'ultima», osserva Mauro Vegni, direttore della corsa. Con un inizio che renderà omaggio agli 'Invincibili'' del Grande Torino, nel 75/o anniversario della tragedia di Superga. «Uniamo due grandi eventi - ricorda Vegni - con il passaggio della corsa a Superga, ma lasciando ai tifosi del Torino la possibilità di salire al colle per la commemorazione». Pogacar, che quest'anno punta all'accoppiata Giro-Tour, dice di non puntare a essere subito protagonista. «Non voglio prendere la maglia rosa già alla prima o alla seconda tappa, l'importante è vestirla a Roma il 26 maggio. Siamo abituati a essere favoriti - aggiunge il fuoriclasse della Uae Emirates - qualche volta, anzi, le altre squadre corrono contro di noi. Sento crescere la pressione ma anche la motivazione. So di far parte di una grande team, dovremo controllare la corsa fin dalle prime tappe, con l'obiettivo di arrivare con tanta benzina in corpo nell'ultima settimana, quando si deciderà il Giro». Tra gli avversari per la maglia rosa, Pogacar vede soprattutto il francese Romain Bardet e il britannico Geraint Thomas, «al Giro è sempre molto combattivo», dice lo sloveno, «e poi ci sono giovani che possono farsi notare», aggiunge. Thomas prova a lanciare la sfida: 'Pogacar è sicuramente il favorito numero 1 ma non parto di certo battuto - dice il britannico - faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per contrastare Tadej, avendo ben presente che è uno dei corridori più forti di sempre». Torino saluta il Giro con la presentazione delle squadre al Castello del Valentino e i due villaggi allestiti in piazza Vittorio, da dove sabato partirà il Giro-E bike delle bici elettriche, poco prima del via alla corsa rosa a Venaria Reale. «La città e il suo territorio hanno un profondo legame con il ciclismo - sottolinea il sindaco, Stefano Lo Russo - quest'anno ospitiamo la partenza del Giro in una data simbolica per Torino, che unirà uno degli eventi sportivi più importanti dello sport italiano al ricordo di una squadra che dei valori dello sport è stata simbolo dentro e fuori dal campo: il Grande Torino». La Venaria-Torino sarà la prima di tre tappe in Piemonte: domenica ci sarà la San Francesco al campo-Oropa, lunedì la Novara-Fossano: «La Regione ha investito molto sul Giro - fa notare il presidente Alberto Cirio - e uno studio della Camera di commercio rivela che ogni euro investito ha un ritorno triplicato o quadruplicato, secondo i settori».

 

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