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TOUR 2024 – Il San Luca lancia Vauquelin. Pogacar va in giallo



Bologna domenica 30 giugno 2024 - Kevin Vauquelin si laurea a Bologna: il giovane normanno è arrivato a braccia alzate sotto il traguardo della seconda tappa del Gran Depart italiano, una tappa pronosticata per un big e alla fine vinta da un outsider. Ma non un outsider qualsiasi: su di lui, infatti, ci sono le speranze di un paese di vedere presto un francese tornare a vincere il Tour, come non succede da quasi quarant'anni. Il futuro magari è suo, ma il presente è saldamente nelle mani di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, protagonisti degli ultimi tre Tour, che sulle rampe del San Luca si sono punzecchiati e si sono ripresi la vetta della classifica con lo sloveno in giallo, ma con lo stesso tempo del danese. La campagna d'Italia è dolcissima per i colori francesi: ieri, a Rimini, con la vittoria e la maglia gialla di Bardet, un omaggio alla carriera di uno che il Tour avrebbe potuto vincerlo, ma non c'è mai riuscito. A Bologna con Vauquelin, con la stampa francese impazzita di gioia e pronta, di nuovo, dopo quarant'anni di illusioni, a celebrare ancora una volta la promessa di tornare ad ascoltare la Marsigliese sul podio del Tour. In futuro, però, forse. Ma non adesso. Perché i padroni della Grande Boucle sono sempre loro, Ettore e Achille, Pogacar e Vingegaard, pronti a scrivere un'altra sceneggiatura della serie della quale sono gli indiscussi protagonisti. La tappa emiliano-romagnola ha visto un gruppo di avventurieri all'attacco (dieci corridori, fra cui lo stesso Vauquelin che ieri, alla prima tappa del suo primo Tour era rimasto pesantemente attardato uscendo così dalla classifica generale e guadagnandosi libertà d'azione) e il gruppo a inseguire. La prima tappa è stata faticosa e anche nella seconda le salite non sono mancate. Con il caldo opprimente, il gruppo per un lungo tratto della tappa partita da Cesenatico con un omaggio a Marco Pantani è andato a spasso e la fuga è arrivata a guadagnare dieci minuti: un distacco incolmabiile. Poi però siamo arrivati a Bologna e la musica è cambiata perché c'erano da scalare per due volte le terribili rampe che dalla città portano al Colle di San Luca, con punte al 19%, con il portico più lungo d'Europa trasformatosi per un giorno in uno stadio del ciclismo. Vauquelin ha stroncato i compagni di fuga, arrivando sul traguardo di Bologna davanti al bravissimo norvegese Abrahamsen con la sua maglia a pois. Ma dietro si è scatenato l'inferno: il vincitore del giro d'Italia Tadej Pogacar è scattato subito dopo il punto più duro del San Luca, Jonas Vingegaard gli ha risposto senza perdere un metro, dando una prima risposta sulla sua condizione dopo la tremenda caduta al giro dei Paesi Baschi in primavera. Se ne sono andati in due, un'immagine già vista spesso in questi anni, un antipasto di quello che potrebbe succedere quando arriveranno le grandi salite. Nella discesa e nel tratto urbano prima di arrivare al traguardo sono stati però raggiunti dalla furibonda rincorsa del giovane belga Remco Evenepoel, che di questo Tour si candida ad essere il terzo incomodo, che si è portato dietro l'astuto ecuadoriano Richard Carapaz. Bardet ha perso quel tanto che basta per lasciare la maglia gialla ed è arrivato attardato di una manciata di secondi insieme a Roglic e a Giulio Ciccone. Si riparte con una classifica con distacchi inesistenti: Pogacar, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz hanno tutti lo stesso tempo. Lo sloveno si veste di giallo solo in virtù dei migliori piazzamenti. Una classifica che, con ogni probabilità, non cambierà nemmeno domani, con la tappa che da Piacenza porterà a Torino, celebrerà il mito di Fausto Coppi e metterà finalmente alla prova gli sprinter che nelle salite di questi primi due giorni hanno sofferto indicibili pene. Poi il Tour varcherà i confini e tornerà a casa, lasciando il ricordo di una grande festa sulle strade e una vetrina incredibile per le città e i paesi che ha attraversato.


ORDINE D’ARRIVO 2. tappa

1 Kévin Vauquelin Arkéa B&B Hotels 

km 206 in 4h43’42” media 40.213km/h

2 Jonas Abrahamsen Uno-X Mobility a 36”

3 Quentin Pacher Groupama Fdj a 49”

4 Cristián Rodríguez Arkéa B&B Hotels

5 Harold Tejada Astana Qazaqstan Team

6 Nelson Oliveira Movistar Team a 50”

7 Axel Laurance Alpecin Deceuninck a 1’12”

8 Mike Teunissen Intermarché Wanty a 1’33”

9 Hugo Houle Israel Premier Tech a 1’36”

10 Richard Carapaz EF Education EasyPost a 2’21”


CLASSIFICA GENERALE

1 Tadej Pogačar Uae Team Emirates

2 Remco Evenepoel Soudal Quick-Step

3 Jonas Vingegaard Team Visma Lease A Bike

4 Richard Carapaz Ef Education Easypost

5 Romain Bardet Team Dsm-Firmenich Postnl a 6”

6 Maxim Van Gils Lotto Dstny a 21”

7 Egan Bernal Ineos Grenadiers

8 Pello Bilbao Bahrain Victorious

9 Thomas Pidcock Ineos Grenadiers

10 Giulio Ciccone Lidl Trek a 21”

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