Zurigo (Svizzera) – sabato 28 settembre 2024 - «Remco Evenepoel ha dimostrato che non ha bisogno di salite impossibili per fare la differenza. Sulla carta sia lui che Pogacar sono un gradino superiori a tutti, però ci sono tantissimi altri corridori, a partire da Van der Poel che quest'anno è arrivato terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi e secondo me questo percorso assomiglia molto allaclassica belga. Sarà una bella battaglia tra loro, noi dobbiamo essere nella mischia insieme a tanti altri e dobbiamo cogliere l'opportunità qualora dovesse presentarsi». Così, alla vigilia del Mondiale di ciclismo, il ct della nazionale italiana Daniele Bennati. «Questa è una nazionale nuova, ci sono sei debuttanti - spiega -. Sappiamo che stiamo passando un momento di grande cambiamento generazionale e penso che sia stato giusto che corridori molti giovani facciano esperienza ai Mondiali, anche in prospettiva futura. Tiberi è molto giovane, ma sta facendo molto bene e non è più una sorpresa. Parlando in prospettiva, vedendo anche il Mondiale del prossimo anno in Ruanda, che sarà molto più impegnativo di questo, lui è sicuramente uno dei corridori italiani più rappresentativi ed è giusto che faccia esperienza anche nelle gare di un giorno». E Giulio Ciccone? «Sarà anche lui un debuttante a un Mondiale, sembra strano - risponde -. Ha tantissima esperienza, non possiamo considerarlo tra i più giovani ma anche lui per un Mondiale come quello del prossimo anno potrà essere utile alla causa azzurra e quindi è giusto che anche lui cominci a fare esperienza in queste manifestazioni». «La tattica mi piacerebbe svelarla, ma fino a quando il gruppo non passerà il chilometro zero difficilmente potremo capire che tipo di corsa vorranno interpretare soprattutto il Belgio e la Slovenia», conclude Bennati. |