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MONDIALI 2024 – Kopecky bis: trionfo iridato dedicato a Muriel Furrer. Bronzo Longo Borghini

Zurigo (Svizzera) sabato 28 settembre 2024 - Spettacolo a Zurigo, con 10 gradi di temperatura alla partenza, un tracciato molto duro, pioggia e asfalto viscido praticamente per tutta la prova e tante atlete di punta a darsi battaglia fino agli ultimi metri. Alla fine, in questa gara Elite donne dei Mondiali di ciclismo, per l'Italia c'è stato il terzo bronzo iridato in carriera per Elisa Longo Borghini, che ha preceduto al fotofinish altre due big del calibro della tedesca Lippert e dell'olandese Vollering: sono passati vari minuti prima che la giuria, dopo i necessari controlli, sciogliesse i dubbi. Nella volata a sei che ha deciso questo Mondiale a vincere è stata la campionessa uscente, la belga Lotte Kopecky, che quindi ha bissato il successo di Glasgow 2023, e subito dopo ha voluto dedicare la propria impresa alla 18enne svizzera Muriel Furrer, morta dopo essere caduta nel corso della gara delle Juniores. «Per prima cosa, condoglianze alla famiglia di Muriel Furrer - le parole di Kopecky -, è qualcosa che non vorremmo mai vedere: questo è un titolo per me ma anche per lei». Longo Borghini è stata protagonista di una gara che l'ha vista quasi sempre in prima fila, capace di rientrare, a una ventina di chilometri dal traguardo, su chi le stava davanti e perfino di scattare quando alla fine ne mancavano poco più di cinque. Ha anche dato la sensazione di avercela fatta ma poi le altre, trascinate da Vollering, sono riuscite a riprenderla a 3 km. Così davanti sono rimaste in quattro, Longo Borghini, Vollering, Lippert e Kopecky ma nell'ultimo tratto sono rientrate Dygert e Roseman-Gannon. Quest'ultima, australiana, era probabilmente la più veloce del sestetto ma ha compromesso le proprie possibilità lanciando la volata troppo presto facendosi così risucchiare dalle altre. Longo Borghini, invece, ha avuto la forza di lottare alle spalle della fuoriclasse Kopecky, e i suoi sforzi sono stati premiati. Mai una medaglia è stata così meritata, ma l'azzurra, che quest'anno ha vinto il Giro d'Italia, ha abituato chi la segue a questi risultati.

Longo Borghini ha corso da grande protagonista, mostrando una condizione di forma ottimale. E’ stata lei ad animare l’azione decisiva nelle fasi finali. In risposta ad uno suo scatto si sono riportate sotto l’olandese Demi Vollering, la tedesca Liane Lippert e l’australiana Ruby Roseman Gannon, oltre alle due del podio. A 5 chilometri dalla conclusione Elisa scattava ancora. Sembrava che potesse portare a casa la vittoria, ma si lanciava al suo inseguimento l’olandese, riportando sotto la temibile Kopecky e poi tutte le altre.

 “E’ stata una corsa veramente bella – ha detto la verbanese appena scesa dalla bici – mi sono divertita tanto. Non mi è mancato nulla, le altre sono state brave a non lasciarmi spazio. Posso capire Demi, che ha provato a fare la sua corsa, come tutte noi del resto.” La piemontese però non si demoralizzava e, nel finale, impostava la volata nel modo migliore, riuscendo a portare a casa la sua terza medaglia di bronzo ad un mondiale di categoria: “Sono contenta, non ho nulla da recriminare e mi sento orgogliosa di questo risultato. Questa è una medaglia che dedico alla mia famiglia e a tutto lo staff della Nazionale. Un ringraziamento speciale alle mie compagne di squadra. Un pensiero particolare per Elisa Balsamo, che i primi di ottobre si sposa ed oggi era qui a correre per aiutarmi, e a Soraya Paladin, che ha dimostrato il suo valore dopo un mixed team relay che l'aveva delusa.”

Elisa Balsamo: “Sono venuta qui al mondiale chiamata all'ultimo momento per aiutare nei primi chilometri di gara. Sono contenta che Elisa si sia fidata di me, penso di aver fatto del mio meglio per tenerla davanti e farle fare poca fatica. È stato un mondiale veramente duro e freddo, ma sono contentissima di come sia finito.”

Il ct Paolo Sangalli: “Un grandissimo mondiale in cui Elisa si è trovata a combattere contro tutte. Ha fatto vedere che era la più forte, ha provato in tutti i modi a vincere ma una come lei non la fanno andar via facilmente. Piuttosto le avversarie preferiscono perdere il mondiale ma non lo fanno vincere a lei. Sono davvero felice perché dopo una Olimpiade in cui ha trovato una giornata storta, si è subito riscattata e ha mostrato il suo valore, che è questo. Ha fatto una gara davvero bellissima.

Credo che l'Italia del ciclismo esca a testa alta, ringrazio questa Federazione che ci garantisce di lavorare in serenità. Mi auguro di cuore per il mio amico Bennati che anche lui domani riesca a fare un bel risultato.”


ORDINE D’ARRIVO

1 Lotte Kopecky Belgium

km 154,100 in 4h05’26” media 37.672 km/h

2 Chloé Dygert United States

3 Elisa Longo Borghini Italy

4 Liane Lippert Germany

5 Demi Vollering Netherlands

6 Ruby Roseman-Gannon Australia 0

7 Justine Ghekiere Belgium a 1’05”

8 Marianne Vos Netherlands

9 Riejanne Markus Netherlands

10 Blanka Vas Hungary a 3’00”

Così le altre azzurre: 42. Realini a 10’16”; 50. Arzuffi a 10’01”; 56. Magnaldi; 58. Malcotti; 60. Paladin a 11’07”. Ritirata Balsamo.

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