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PRO – Il Lombardia: Pogacar vuole il poker e sfida sospetti

Il trionfo di Tadej Pogacar nell'edizione del 2023

Bergamo venerdì 11 ottobre 2024 - Un altro show di Tadej Pogacar? Alla vigilia del Giro di Lombardia, la 'classica delle foglie morte' che lo sloveno ha già vinto tre volte, è lecito domandarselo. Vincendo anche domani, l'attuale campione del mondo eguaglierebbe il 'Campionissimo' Fausto Coppi, che in questa prova ottenne un poker di successi, e metterebbe anche il suggello a una delle stagioni più memorabili nella storia del ciclismo. Pogacar quest'anno si è imposto otto volte su dieci nelle corse, di un giorno o a tappe, a cui ha preso parte, venendo battuto solo alla Milano-Sanremo, in cui si è piazzato terzo, e al Gp di Montreal, in Quebec (settimo, suo peggior risultato del 2024). Contando i suoi successi non solo finali a Giro e Tour ma anche quelli di tappa (sei in Italia e altrettanti in Francia) il numero delle sue vittorie stagionali arriva a 24, un ruolino marcia 'mostruoso' che ha alimentato invidie e sospetti, quelli che di solito gravano sul mondo del ciclismo. D questo il fuoriclasse che il 'Cannibale' Eddy Merckx ha definito «migliore di me» ha parlato alla vigilia del Lombardia. «Il doping? Il ciclismo è vittima del suo passato - le parole dell'iridato -, quando i corridori facevano di tutto per essere i migliori, anche a costo di rischiare la salute e la vita. Non solo i vincitori. Ciclisti di cui non conosciamo nemmeno il nome oggi hanno problemi di salute o psicologici a causa di ciò che hanno preso 30 anni fa, ma sarebbe stupido mettere a rischio la propria salute per dieci anni di carriera. Verso questo sport non c'è fiducia, ci saranno sempre gelosie e sospetti, e non posso farci nulla. Dobbiamo solo correre le nostre gare e sperare che la gente cominci a credere in noi. Ma se metti a rischio la tua salute per la carriera, è come buttare via la tua vita: non voglio correre il rischio, un giorno, di ammalarmi». Detto che a seguito delle forti piogge degli ultimi giorni, che hanno causato frane e allagamenti, il percorso del 118/o Giro di Lombardia ha subito delle modifiche, compreso il tratto finale per via del rischio di esondazione del Lago di Como, a rendere la vita difficile a Pogacar proverà l'olimpionico Remco Evenepoel, che con questa classica ha un conto in sospeso, basti pensare alla bruttissima caduta che, nel 2020, rischiò di stroncargli la carriera. «Il Lombardia è un appuntamento importante, e io darò il massimo anche se sono alla fine di una stagione molto stancante - dice il belga -. Ci sarà un solo un favorito domani, è Tadej, ma cercherò di sorprenderlo: ricordatevi che sono qui per rendergli la vita difficile, altrimenti non mi presenterei alla partenza». «Ma se dovesse avere gli stessi valori che aveva al Tour in salita - ammette Evenepoel parlando di Pogacar -, non molti potranno seguirlo. Quindi sappiamo che lui ha tutte le carte in regola per dominare nuovamente».

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