Pergine Valsugana (Trento) – venerdì 3 gennaio 2025 – Il biker trentino Paolo Alverà, 59 anni, è morto per un malore mentre pedalava in Valsugana. Alverà era in sella alla sua mountain bike e stava percorrendo una forestale dei Rospi che da Tenna porta a Levico Terme nella zona del lago di Levico. È stato colto da malore ed è morto in pochi minuti. Una tragedia che segue quella che nell'ottobre scorso, quando durante una gara per amatori era stato stroncato da un infarto il pluritolato Silvano Janes. Paolo Alverà, classe 1966 di Pergine Valsugana, aveva cominciato la carriera sportiva con il pattinaggio velocità su ghiaccio dove si era laureato campione italiano short trak e il ciclismo su strada, per poi passare all’hockey, al triathlon e infine alla mountain bike. Ha vinto numerosi titoli italiani (a 14 anni nella categoria Esordienti nel ciclismo su strada) e gare internazionali, tra cui nel 1991 campionato italiani di cross country e downhill, partecipando poi ai mondiali (5° nel 1998 in Canada tra i Master) correndo per squadre importanti come De Marchi Cicli Olympia e Ikudei. Era tecnico allenatore III livello Fci e allenatore pattinaggio short track per la società Sporting Pergine e responsabile settore agonisti Esordienti-Allievi. Nel 2015 aveva fondato ed era il responsabile della Scuola Nazionale di mtb della Polisportiva Oltrefersina. Centinaia i messaggi di cordoglio diffusi sui social da amici, colleghi, e associazione sportive, che ricordano e salutano Paolo Alverà. Commovente l’addio della sua compagna, Daniela Pedrotti: «Senza avvertire nessuno hai deciso di pedalare altrove dove regna il silenzio ma con la tua solarità porterai risultati anche lassù, ciao amore mio». Il 59 enne lascia anche due figli: Emma e Marco. |