Mercoledì 16 aprile 2025 – In ricordo e in commemorazione di un personaggio molto importante per il ciclismo lombardo, italiano e internazionale, il 30 aprile verrà celebrata una S.Messa al Santuario della Madonna del Ghisallo in onore di Agostino Omini. La celebrazione verrà officiata alle ore 11 e, in accordo con la famiglia di Omini, durante la cerimonia verrà benedetta l’immagine in ceramica che quindi rimarrà poi collocata in sua memoria all’interno del Santuario della Madonna del Ghisallo. Data l’estrazione comasca di Agostino Omini, si è ritenuto opportuno e doveroso organizzare questo momento anche su volontà di Don Giovanni Giovannoni, Rettore del Santuario della Madonna del Ghisallo. La speranza è che questo momento possa essere condiviso da chi ha conosciuto Agostino, ma anche da chi non ha avuto modo di incontrarlo personalmente, perché la sua biografia racconta di un uomo che ha dato molto al ciclismo. Entrato nel direttivo del Comitato Regionale Lombardo della FCI nel 1962, Omini è approdato nel 1968 al ciclismo professionistico, e nel 1973 ha assunto la guida della FCI Lombardia, contribuendo a un forte aumento dei tesserati.Nel gennaio 1981 è stato eletto presidente della Federazione Ciclistica Italiana, carica che ha mantenuto, ininterrottamente fino al gennaio del 1995. Nel 1989 è stato promotore della nascita dell’Unione Europea di Ciclismo, la U.E.C. e, dal 1993 è, nel medesimo tempo, il vice-presidente vicario U.C.I., vice-presidente U.E.C. e presidente del settore dilettanti dell’U.C.I. Nel 1996 l’U.C.I. lo nomina presidente del suo comitato supervisore dei campionati del mondo. Nell’aprile 2000 Omini ha ricevuto, a Parigi, da parte del presidente del C.I.O, lo spagnolo Antonio Samaranch, la più alta onorificenza del movimento olimpico, l’Ordine Olimpico. Nel 2001 il congresso dell’U.C.I. lo ha nominato “vice-presidente onorario a vita”. Dopo una vita lunga, attiva e ricca di riconoscimenti, si è spento nel luglio 2024, pochi mesi prima di compiere 98 anni, lasciando un segno indelebile nel mondo dello sport e del ciclismo. Per questo motivo si invitano le società lombarde a presenziare a questo momento come segno di riconoscenza e di memoria verso questo uomo così dedito al mondo del ciclismo. |