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PRO – Freccia Vallone. Pogacar: «Devo sbloccare le gambe»

Martedì 22 aprile 2025 - Occhi puntati su Tadej Pogacar, domani alla Freccia Vallone, secondo appuntamento del trittico delle Ardenne, le classiche di primavera che si concluderanno domenica con la Liegi-Bastogne-Liegi. Dopo essere stato beffato all'Amstel Gold Race di domenica, lo sloveno domani cercherà il riscatto dopo che per la prima volta da quando domina il ciclismo mondiale non ha portato a termine un'incursione solitaria in una corsa di un giorno, raggiunto da Remco Evenepoel e da Mattias Skjelmose, poi vincitore, che sarà ancora tra i suoi principali rivali sul Mur de Huy domani insieme a Tom Pidcock e Thibau Nys. Dall'inizio di marzo, Pogacar è stato su tutti i fronti e su tutti i podi: vincitore della Strade Bianche, terzo alla Milano-Sanremo, vincitore del Giro delle Fiandre, secondo alla Parigi-Roubaix e all'Amstel. Lo sloveno ha messo insieme una serie straordinaria, ma faticosa. La sconfitta di Pogacar in volata all'Amstel Gold Race significa che non potrà più ottenere la tripletta delle Ardenne, ottenuta solo da Davide Rebellin nel 2004 e da Philippe Gilbert nel 2011. La tentazione di saltare la Freccia Vallone, come aveva fatto l'anno scorso, per prepararsi meglio alla Liegi-Bastogne-Liegi, la quarta Monumento della stagione e l'ultimo grande obiettivo della sua stagione primaverile, poteva quindi esserci. Soprattutto perché nella provincia di Liegi si prevede un tempo cupo, senza raggiungere gli estremi dell'anno scorso, quando la neve costrinse al ritiro 130 dei 174 corridori. Ma ieri sera Pogacar ha confermato la sua partecipazione, pur ribadendo che la sua priorità è la Doyenne di domenica, dove punterà al terzo successo dopo quelli del 2021 e del 2024. «La campagna delle classiche mi è piaciuta molto finora», ha spiegato Pogacar. «Sono partito con molte ambizioni e mi restano due gare, domenica è la più importante. La Liegi è probabilmente la corsa più adatta a me e credo di starla preparando bene». La Freccia, che ha vinto nel 2023, servirà soprattutto a «sbloccare le gambe» dopo due giorni «più tranquilli». Sulla carta, Pogacar è tra favoriti, come Remco Evenepoel, ma occhio al vincitore a sorpresa della Amstel, Mattias Skjelmose. Chi si testerà per la prima volta sulle pendenze del Mur de Huy sarà il suo compagno di squadra Thibau Nys. In gara, decisi a vendere cara la pelle, ci saranno altri vincitori di edizioni passate, come Julien Alaphilippe e Marc Hirschi e Dylan Teuns. L'Italia spera in Andrea Bagioli.

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